MENS SANA IN CORPORE SANO

lunedì 14 febbraio 2011

Matri stende l'Inter

In una delle giornate più belle di questo campionato non poteva mancare di certo il derby d'Italia, un derby pieno di tensione e ancora una volta decisivo ai termini della classifica.

Dopo la conferma di un Napoli pronto a candidarsi come la vera anti-Milan e lo stesso Milan che torna a vincere provando ad allontanare l'ombra del ritorno nerazzurro, Juventus-Inter era un bivio per entrambe le squadre: la Juve doveva dare continuità di risultati con il bel gioco intravisto a Palermo e a Cagliari e avvicinare a tutti i costi il quarto posto approfittando delle cadute interne di Roma e Palermo; l'Inter non poteva permettersi passi falsi dopo la schiacciante vittoria dei cugini sul Parma.

L'inizio della partita non presenta ritmi elevatissimi, ma già si vede una juve quadrata e compatta che sembra padrona del campo, anche se rischia di andare subito sotto con Pazzini disinnescato da Bonucci.

Il disegno tattico di Del Neri è chiaro: Toni va incontro al pallone e fa salire la squadra, a volte si defila sulla fascia per servire Matri al quarto d'ora fermato da Cordoba; lo stesso Matri da profondità e si rende spesso pericoloso per tutta la partita, ma soprattutto aspetta i cross dai compagni, che siano Chiellini o Krasic.

La prima chance per i bianconeri si presenta al 10' quando Toni, servito da Chiellini (alla sua duecentesima partita con la maglia della Juventus), manda fuori con un colpo di testa ad alto tasso di difficoltà.

La manovra dell'Inter è lenta e non crea pericoli alla retroguardia bianconera. I nerazzurri si affidano ad Eto'o che non riesce mai a superare il sorprendente Sorensen ed è costretto ad accentrarsi spesso per poi servire Snejder. Pazzini viene cercato sempre in profondità ma incappa nella trappola del fuorigioco juventina.

Allora è la Juve a fare la partita e va meritatamente in vantaggio al 30' ancora con Matri, al suo terzo gol in tre partite con la Juve (il quattordicesimo in questa stagione). Il gol evidenzia una delle amnesie difensive degli interisti che hanno caratterizzato in parte la gara. Sul cross di Sorensen, infatti, Matri viene lasciato libero di colpire e Julio Cesar è spiazzato.

Nell'Inter c'è qualcosa che non va. La manovra avvolgente e fluida che si era vista nelle ultime partite è improvvisamente sparita con un centrocampo abulico e gli uomini di fascia, in particolare Maicon, piuttosto spenti.

Nei primi minuti del secondo tempo l'Inter prova a fare la partita, ma è sempre la Juve a rendersi più pericolosa. Dopo il colpo di testa di Pazzini parato da Buffon la Juve ha infatti tre occasioni nitide, di cui la prima è la più clamorosa, con Matri che non riesce a trovare la porta nonostante sia stato di nuovo lasciato da solo dalla difesa; qualche minuto più tardi sempre Matri, innescato splendidamente da Aquilani, non riesce a calciare davanti a Julio Cesar perchè fermato dalla diagonale di Maicon. Poi è Giorgione Chiellini che ci prova di testa: la palla sfila poco più in là del palo.

La Juve non riesce a raddoppiare, allora l'Inter capisce che è il momento giusto per colpire. Leonardo toglie uno spento Kharja per inserire Pandev e dare più peso all'attacco, Del Neri decide di sostituire uno stanco Toni e per il rientrante Iaquinta. Senza Toni la Juve perde il suo potenziale d'attacco che aveva caratterizzato il primo tempo, così Leo manda in campo il giapponese Nagatomo per spingere sulla fascia.

La juve è stanca e si fa schiacciare, a poco servono i cambi (Pepe per Marchisio, Sissoko per Melo) necessari perchè la squadra era stanca. L'Inter si porta tutta nella metacampo avversaria e la Juve soffre. Clamorosa l'ingenuità di Pepe che per poco costava la vittoria alla Juve. Sì, perchè Eto'o coglie la traversa a porta vuota con Buffon battuto e poco dopo cicca clamorosamente la palla nell'area juvemtina.

Al 94' il risultato è 1-0. La Juve vince meritatamente una partita giocata dall'inizio alla fine con ordine e concretezza. L'Inter non esce ridimensionata dall'Olimpico di Torino ma dopo lo scoppiettante 5-3 al S.Siro ci si aspettava qualcosa di più lì davanti.


Ecco le mie pagelle per Juventus-Inter

Juventus

Matri 7: Lascia ancora una volta il segno ed è decisivo come nella sua Cagliari. Cordoba non lo vede mai.

Buffon 7: Dopo la buona prova con la Nazionale conferma la sua crescita contro l'Inter. Decisivo su Pazzini ed Eto'o.

Sorensen 7: Anche per lui voto altissimo. Per Eto'o è un ostacolo insormontabile, è suo l'assist per Matri.

Barzagli 6,5: Ottima l'intesa con Bonucci e il resto della difesa. Un vero trascinatore.

Bonucci 6,5: Attento e concentrato, ferma Pazzini e non concede nulla.

Chiellini 7: Su e giù per la fascia fa salire la squadra e il morale, si sta abituando al ritorno a sinistra.

Krasic 6: Non punge molto perchè Zanetti è insormontabile, ma è comprensibile per uno che non si ferma mai.

Aquilani 6,5: Sta tornando in forma. Prende in mano le chiavi del centro campo e innesca ripetutamente Matri là davanti.

Felipe Melo 6: Qualche errore di troppo ma è decisivo in entrambe le fasi. Con l'ingresso di Sissoko la squadra perde qualità e soffre.

Marchisio 6,5: Fa ripartire con velocità la squadra e lotta fino al cambio. La stanchezza è più che comprensibile.

Toni 6: Il solito Toni. Fa salire la squadra e ci prova sui cross. Tutto sommato buona prova.

Del Neri 7: Dopo il Milan fa fuori l'Inter con una partita tatticamente perfetta.


Inter

Julio Cesar 6: Non ha colpe sul gol, poche le parate, nessuna da segnalare particolrmente.

Maicon 6: Memorabili i faccia a faccia con Chiellini. Si sveglia solo nel secondo tempo, quando i suoi cross fanno tremare i bianconeri (clamoroso quello per Eto'o a fine gara)

Ranocchia 6: Il suo compito era marcare Toni, ma si accorge che Cordoba non è all'altezza con Matri, così spesso lo va a prendere di persona.

Cordoba 5: Matri gli sfugge ripetutamente. Sua la colpa sull' 1-0 che decide il match:

Kharja 5: Prova deludente, nessuno si accorge di lui a volte lo si scambia con qualche altro pelato della squadra.

Thiago Motta 5: Lontano dalle azioni della squadra, la fotocopia di Dortmund. Insufficiente.

Cambiasso 5: Un Cambiasso inconcludente, non si vede mai in aria dove spesso si avventura e trova gol importanti.

Snejder 5,5: Non sembra lo Snejder degli ultimi tempi. Dopo un primo tempo anonimo cerca spesso Eto'o come da copione ma così non basta.

Pazzini 5: Come contro la Roma si vede pochissimo perchè spesso in fuorigioco e non riesce a metterla dentro quando può (grazie a Buffon).

Eto'o 5: é sempre il più pericoloso degli interisti ma non basta. Sorensen lo controlla, ma quando ha l'opportunità di metterla dentro, il camerunense (stranamente) non la butta dentro. Mai visto errori così da uno così.

Leonardo 6: L'unico a non avere colpe. Giusti i cambi nel secondo tempo, sfortunato nel finale.