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lunedì 13 febbraio 2012

Alonso:"La F2012 è complessa ma risponde bene"

Fernando Alonso con la F2012
da Corriere dello Sport.it
MARANELLO, 13 Febbraio – La Ferrari è tornata velocemente alla base dopo i test invernali di Jerez, che dopo un'iniziale difficoltà ha visto nel Day-4 Fernando Alonso dominare i rivali Vettel e Hamilton. «Le prime analisi confermano quanto era già emerso alla fine della giornata di giovedì: la F2012 è ancora da sgrezzare ma il potenziale c’è», si legge il un commento della Rossa. «E’ una monoposto complessa e con delle soluzioni nuove per la squadra, che richiedono un approfondito lavoro di ricerca della miglior combinazione possibile, un compito che è stato svolto per buona parte della sessione e che proseguirà ancora sia a Maranello che nelle prossime giornate di prove al Circuit de Catalunya. Del resto, lo si è visto bene anche dall’esterno: sia Felipe che Fernando hanno completato la maggior parte dei giri sulla pista di Jerez con la macchina piena di sensori per rilevare dati a velocità costanti, un lavoro specifico per conoscere il comportamento aerodinamico della vettura».

SVILUPPO ANCORA DA COMPLETARE – La prudenza del Cavallino è comprensibile: si tratta di un primo test preliminare e anche se la vettura F2012 ha totalizzato quasi 1200 km, è ancora presto per capire se potrà portare a Maranello il titolo mondiale. «E’ una vettura del tutto nuova, ci sono pochissimi pezzi di quella dell’anno scorso e ci sono tante cose innovative, frutto di una filosofia diversa rispetto al passato», ha spiegato Alonso, mostrando pregi e difetti della nuova vettura. «Ad esempio, il servosterzo: è nuovo e abbiamo lavorato tanto in questi giorni per sistemarlo e solo alla fine si sono cominciati a vedere i primi frutti. C’è molto da lavorare ma non è quello che ci spaventa. In questi giorni abbiamo fatto tantissimi giri soltanto per raccogliere dati, senza poter intervenire approfonditamente sull’assetto, quindi penso che, quando potremo farlo, migliorerà anche la prestazione. A Jerez non appena abbiamo fatto delle modifiche abbiamo avuto le risposte che ci attendevamo anche se è vero che il fatto che sia una monoposto più complessa dal punto di vista meccanico ed aerodinamico rende certe operazioni più complicate. Credo che a Barcellona, quando torneremo a provare in pista, la situazione sarà diversa e saremo preparati molto meglio rispetto a questo test, dove dovevamo soprattutto imparare a conoscere questa macchina. Anche per noi piloti c’è più da fare perché con tante cose nuove è ancora più importante dare le giuste risposte ai tecnici», ha commentato il pilota asturiano.

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