La dura legge del gol spesso punisce le squadre che producono tanto e non segnano mai o segnano poco. La Juventus nella scorsa stagione ha vinto lo Scudetto sciupando però spesso molte occasioni. La mancanza di un vero bomber ha portato il calciomercato della Juventus a pensare a un rinforzo importante in vista della prossima stagione. I bianconeri vogliono a tutti i costi trovare l'attaccante giusto per cercare di tramutare in rete ogni azione. Dell'attacco della scorsa stagione sono andati via Del Piero, bandiera bianconera per 19 stagioni e Borriello, arrivato a gennaio della scorsa stagione ma non riscattato dai bianconeri. Solo Vucinic è l'intoccabile di turno, Quagliarella piace in Inghilterra al West Ham che ha pronta un'offerta da 13 milioni di euro per i bianconeri, Matri invece continua a piacere ai club russi e potrebbe davvero andare via. Il calciomercato della Juventus ha deciso di puntare su top players importanti per l'attacco. I nomi che circolano sono di primo livello, si parla molto di Robin Van Persie, attaccante olandese classe 83' che gioca nell'Arsenal. Il giocatore piace tantissimo al club di Corso Galileo Ferraris ma non ha nessuna intenzione di accettare l'offerta da 6,5 milioni di euro a stagione della Juventus visto che il City sembra voler offrire quasi il doppio. Per questo la Juventus non ha perso di mira Gonzalo Higuain. Certo, stiamo parlando di un giocatore importante che piace molto al tecnico del Real Madrid Mourinho, ma quest'ultimo ha deciso di puntare su Tevez per la prossima stagione e visto che le banche iberiche non stanno attraversando un grande momento, dovrà assolutamente cedere qualche giocatore importante. Mourinho preferirebbe continuare a puntare su Benzema lasciando andare Higuain. A questo punto toccherebbe alla Juventus parlare con i dirigenti del Real Madrid che vogliono almeno 30 milioni di euro per El Pipita. Quest'ultimo ha un ingaggio inferiore rispetto a molti giocatori del Real, ovvero 2,5 milioni di euro. La Juventus è pronta a raddoppiare gli emolumenti del giocatore. Situazione molto analoga quella di Dzeko, attaccante bosniaco classe 86' che piace tantissimo ai bianconeri. Dzeko nel City ha trovato poco spazio e siccome il club inglese ha deciso di puntare su Van Persie, dovrebbe a tutti i costi lasciare andare il giocatore.
Dzeko ha una valutazione inferiore rispetto a quella di Higuain, si parla di 25 milioni di euro visto che nel City non ha segnato con regolarità come gli succedeva con la maglia del Wolfsburg qualche anno fa.
lunedì 25 giugno 2012
domenica 24 giugno 2012
Gp d'Europa: impresa di Alonso, vince partendo 11esimo!
Grande impresa del pilota spagnolo che con i tanti sorpassi e un pò di fortuna ottiene la seconda vittoria stagionale e la testa del mondiale grazie ai ritiri di Vettel e Hamilton
Grande impresa di Fernando Alonso che si aggiudica il GP di Valencia dopo una prestazione straordinaria farcita da sorpassi fantastici, Raikkonen e Schumacher completano il podio. La Scuderia Ferrari riscatta la figuraccia rimediata in Canada e riporta lo spagnolo in testa al mondiale.
Dopo la partenza Vettel prende il largo e i suoi più immediati inseguitori, Hamilton e Grosjean dopo pochi giri accusano un gap superiore ai 10". Alonso, partito 11esimo, recupera alla partenza tre posizioni e si ritrova dietro la Force India di Hulkenberg. Lo spagnolo è scatenato e dopo la prima sosta arriva fino alla quinta posizione davanti a Raikkonen. Nel frattempo Vettel continua a guadagnare ma questa volta Grosjean con la sua Lotus Renault è davanti a Hamilton e Di Resta.
Alonso supera anche Di Resta e si ritrova quarto a circa sei secondi da Hamilton che però ha le gomme medie.
Vettel sembra aver già vinto ma l'incidente che vede coinvolti Vergne e Kobaiashi provoca l'entrata della safety car. Tutti i primi si fermano per la seconda e ultima sosta. Vettel mantiene la testa mentre un altro pasticcio dei meccanici Mclaren costa tre posizioni a Hamilton. Dopo la seconda sosta quindi abbiamo Vettel, Grosjean e Alonso virtualmente sul podio e Hamilton sesto. Uscita la safety car Alonso manda in delirio il pubblico spagnolo con un gran sorpasso sul francese e per la prima volta insidia Vettel per la vittoria.
Pochi giri dopo clamorosamente Vettel è costretto al ritiro per un guasto improvviso alla sua Red Bull. Il pubblico esulta: Alonso è in testa. Grosjean si dimostra pericoloso così come Hamilton che nel frattempo è ritornato virtualmente sul podio, ma la direzione gara indaga sull'operato dell'inglese sospettato di non aver rispettato le bandiere gialle.
Le sorprese non sono ancora finite. dopo Vettel anche Grosjean si ritira e Alonso si ritrova ad avere quattro secondi su Hamilton e Raikkonen. Nel finale il finlandese sorpassa Hamilton, in crisi di gomme. Il pilota della Mclaren finisce nel mirino di Maldonado, che nel tentativo di sorpasso tampona l'inglese.
Clamorosamente anche Hamilton quindi finisce la sua gara e Schumacher riesce addirittura ad agguantare il podio. Alonso vince così davanti ai suoi tifosi, davanti a Raikkonen e al tedesco. Massa sedicesimo.
Il pilota spagnolo ora vanta 20 punti di vantaggio su Webber, che con il suo quarto posto scavalca Hamilton e Vettel.
giovedì 21 giugno 2012
Doppio colpo Milan: presi Acerbi e Constant
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Francesco Acerbi, con Galliani e Braida |
A sorpresa il Milan conclude nel giro di 36 ore un doppio acquisto. Il partner d’affari ormai lo conosciamo già. Ieri è stato ufficializzato l’ingaggio del centrocampista Constant. Il francese arriva in prestito dal Genoa, che non meno di 12 mesi fa l’aveva prelevato dal Chievo. Enrico Preziosi e Galliani continuano quindi a intavolare trattative che spesso e volentieri aiutano i rossoneri. Dopo gli arrivi di Boateng ed El Shaarawy, si aggiungono così anche Acerbi e Constant. Ricordiamo che l’ex giocatore del Chievo piaceva al Diavolo già nel gennaio del 2010, ma poi non se ne fece più nulla perché il calciatore aveva già giocato per due diverse società nella stessa stagione. Proprio nel 2010-2011 Constant disputò la sua migliore annata, facendo innamorare Adriano Galliani.
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Kevin Constan in azione con il Genoa |
Fu amore a prima vista. Galeotto un Milan Chievo di due anni fa. Il calciatore di Fréjus (passaporto guineano) venne addirittura accostato a Clarence Seedorf, per la sua eleganza a centrocampo e una tecnica ai piedi invidiabile. L’anno scorso a Genoa non è riuscito a ripetere l’ottima stagione di Verona, nonostante ciò la dirigenza rossonera ha comunque deciso di puntare sul francese 25 enne.
Il prestito di Kevin Constant si è reso necessario in seguito al brutto infortunio patito in Nazionale da Sulley Muntari. Il ghanese infatti ha riportato la rottura del legamento crociato al ginocchio sinistro. Il calciatore non riprenderà a giocare prima di 5 o 6 mesi. Per Muntari quindi se ne riparlerà con ogni probabilità dopo le vacanze di Natale.
L’arrivo del rossoblu spinge Flamini lontano da San Siro. E’ praticamente impossibile che l’ex giocatore dell’Arsenal possa rimanere in rossonero, dal momento che non si decide a rinnovare un contratto il cui valore è più che dimezzato. Sul francese continuano a rincorrersi le voci di un possibile interessamento della Roma.
Che Flamini sia a un passo dall’addio lo confermano indirettamente anche le parole di Adriano Galliani. L’amministratore delegato ha infatti spiegato che oltre a Constant arriverà un altro centrocampista, che sarà o Aquilani oppure un altro (prezzo permettendo). E poi il calciomercato Milan sarà davvero finito.
lunedì 18 giugno 2012
Italia-Irlanda, Prandelli cauto sulla formazione
A differenza degli altri incontri Prandelli tiene nascosta la formazione, una scelta legata alla presenza di Trapattoni sulla panchina dei verdi: “Trap ci conosce già troppo bene perché io gli dia altri vantaggi", spiega il ct azzurro.
Ta le scelte che si sapranno solo all'ultimo quelle sulla linea offensiva. Stasera l'Italia potrebbe partire con una coppia d'attacco formata da Cassano e Di Natale, lasciando per la prima volta in panchina Mario Balotelli. Ma il centravanti del Manchester City, che ha accusato un problema al ginocchio in allenamento (superato), sembra di nuovo in gioco: potrebbe far parte dell'11 iniziale.
Intanto Prandelli ringrazia per gli elogi spagnoli all'Italia: "Mi fa piacere che Xavi abbia elogiato l'Italia, in effetti noi vorremmo andare avanti giocando a calcio, l'idea è sempre quella di costruire gioco''.
Il commissario tecnico ha poi ribadito che servirebbe un altro clima ad accompagnare le partite: ''La tensione? Nessun problema certo, si fanno tante partite prima. Ogni tanto servirebbe un po' di ironia. E invece qualche volta veniamo criticati addirittura prima d'aver pensato una cosa. I colpi li so assorbire, anche perché la squadra ha carattere''.
"Per la federazione Cesare Prandelli è il ct che ci accompagnerà ai Mondiali del Brasile". Intanto Giancarlo Abete, presidente della Figc, rinnova la fiducia al ct azzurro."E' un argomento che, se trattato oggi, potrebbe dar luogo a qualche cattiva interpretazione", è la premessa di Abete ai microfoni di Sky Sport 24."Rimane valido quanto detto a inizio Europeo e cioè che qualunque fosse stato il risultato finale Prandelli è il tecnico individuato per un percorso nel medio e lungo periodo di 4 anni. Non c'è necessità di ricordarlo nel giorno stesso di una partita decisiva", dice il n.1 di via Allegri. "Per la Figc è lui il ct che ci accompagnerà ai mondiali in Brasile" in programma nel 2014.
sabato 16 giugno 2012
Nuova maglia Juve: personalizzabile e con scritta sotto il logo e
La Juve ha presentato la nuova maglia da trasferta per la stagione 2012/2013.
E' una maglia personalizzabile, alla quale il tifoso potra' applicare - oltre allo scudetto - un patch con la scritta '30 sul campo'. L'hanno presentata Nike e Juventus, che la indossera' la prossima stagione. Non ci sono le due stelle ma sono presenti nelle maglie messe sul mercato per i tifosi. Lo sponsor, Jeep, sarà sulla casacca bianconera per le prossime tre stagioni.
La divisa da trasferta dei campioni d'Italia e' nera e ogni completo e' stato realizzato con l'innovativo poliestere di Nike, riciclando 13 bottiglie di plastica. Questo ha permesso di ridurre fino al 30% i consumi energetici, rispetto alla fabbricazione del poliestere tradizionale.
venerdì 15 giugno 2012
Juve ancora su Cavani: 40 milioni più metà di Giovinco
Dopo la partenza del Pocho è difficile che De Laurentiis si privi anche dell'uruguaiano, ma il club di Torino, in cerca del top player, non molla la pista Cavani
La Juventus continua a puntare su Cavani, l’uruguayano del Napoli, per la prossima stagione. Il club di Torino aveva già fatto in queste settimane una precedente offerta a De Laurentiis consistente in 40 milioni di euro in cash più Matri e Felipe Melo quali contropartite tecniche, ma il presidente del Napoli ha risposto picche.
L’entourage juventino, tutt’altro che scoraggiato dal rifiuto, è ripartito subito all’attacco, proponendo una nuova offerta, stavolta si parla di 40 milioni di euro, più la metà di Sebastian Giovinco.
D’altronde l’affare per Van Persie, anche causa Europei, è in standby, per cui Cavani sta sostituendo l’olandese quale top player del mercato bianconero. Marotta e soci devono però guardarsi anche dalla concorrenza del Manchester City dello sceicco Mansour che avrebbe offerto 42 milioni di euro per l’attaccante del Napoli.
Tutto ruota attorno al ritocco dell’ingaggio del Matador che attualmente percepisce circa 2,5 milioni di euro all’anno. A breve, probabilmente entro già la prossima settimana, dovrebbe esserci un incontro tra i procuratori di Cavani e Bigon e De Laurentiis.
Triulzi e Anelluci, gli agenti del calciatore, chiedono un adeguamento del contratto, che dovrebbe essere riveduto nel senso di un aumento dei compensi di Cavani e di una cessione parziale dei diritti d’immagine.
Con la partenza di Lavezzi, destinazione Psg, ancora non ufficiale, ma ormai data per certa, la perdita anche di Cavani determinerebbe un netto impoverimento tecnico che inevitabilmente andrebbe a ridimensionare le ambizioni della squadra per la prossima stagione.
La Juventus continua a puntare su Cavani, l’uruguayano del Napoli, per la prossima stagione. Il club di Torino aveva già fatto in queste settimane una precedente offerta a De Laurentiis consistente in 40 milioni di euro in cash più Matri e Felipe Melo quali contropartite tecniche, ma il presidente del Napoli ha risposto picche.
L’entourage juventino, tutt’altro che scoraggiato dal rifiuto, è ripartito subito all’attacco, proponendo una nuova offerta, stavolta si parla di 40 milioni di euro, più la metà di Sebastian Giovinco.
D’altronde l’affare per Van Persie, anche causa Europei, è in standby, per cui Cavani sta sostituendo l’olandese quale top player del mercato bianconero. Marotta e soci devono però guardarsi anche dalla concorrenza del Manchester City dello sceicco Mansour che avrebbe offerto 42 milioni di euro per l’attaccante del Napoli.
Tutto ruota attorno al ritocco dell’ingaggio del Matador che attualmente percepisce circa 2,5 milioni di euro all’anno. A breve, probabilmente entro già la prossima settimana, dovrebbe esserci un incontro tra i procuratori di Cavani e Bigon e De Laurentiis.
Triulzi e Anelluci, gli agenti del calciatore, chiedono un adeguamento del contratto, che dovrebbe essere riveduto nel senso di un aumento dei compensi di Cavani e di una cessione parziale dei diritti d’immagine.
Con la partenza di Lavezzi, destinazione Psg, ancora non ufficiale, ma ormai data per certa, la perdita anche di Cavani determinerebbe un netto impoverimento tecnico che inevitabilmente andrebbe a ridimensionare le ambizioni della squadra per la prossima stagione.
domenica 10 giugno 2012
Gp Canada, Vettel in pole, Alonso terzo
Se gli avversari della Red Bull pensavano che bastasse eliminare il chiacchieratissimo fondo vettura per frenare la loro rimonta, il sabato del Gran Premio del Canada ha dimostrato che non potevano sbagliarsi di più. Sebastian Vettel è stato infatti costantemente il più veloce: nella sessione di prove libere del mattino e in tutte e tre le fasi di qualifica del pomeriggio.
Il tedesco porta quindi a casa la pole position a Montreal con ben tre decimi su Lewis Hamilton e quattro su Fernando Alonso: un risultato ancor più impressionante alla luce dei distacchi contenutissimi che durante tutta la giornata hanno diviso le prime posizioni. La seconda delle Red Bull, quella di Mark Webber, si deve invece accontentare del quarto posto, davanti alla migliore delle Mercedes, quella di Nico Rosberg.
Felipe Massa, dopo aver rischiato l’eliminazione in Q2, chiude sesto, davanti all’unica Lotus superstite, quella di Romain Grosjean. L’altra monoposto del team di Enstone, quella di Kimi Raikkonen, si è dovuta accontentare della dodicesima piazzola di partenza a causa di continui problemi al differenziale.
Completano le prime dieci posizioni le vetture di Paul di Resta (8°), Michael Schumacher (solo 9°) e Jenson Button, che ha girato solamente con gomme soft nell’ultima parte delle qualifiche accumulando un divario notevole rispetto ai migliori avversari.
Fuori dalla top ten anche entrambe le Sauber, con Kobayashi 11° e Perez 15°, e le due Williams di Senna (16°) e Maldonado (17°). Il venezuelano sembrava avere la velocità per entrare in Q3 ma proprio all’ultimo tentativo è stato vittima del famigerato «muro dei campioni» all’ultima chicane, finendo in testacoda e concludendo così mestamente la sua sessione di qualifica.
Euro2012, oggi Italia-Spagna
«Sono riuscito a dormire un’ora prima dell’allenamento. Mi sento felice come un bambino che ha fatto tutti i compiti». Cesare Prandelli entra in scena nella baia di Danzica senza alcuna paura.Anche se, nel pomeriggio del debutto, avrà di fronte la Spagna campione del mondo e d’Europa. «So che abbiamo lavorato bene e questo mi fa stare tranquillo». Si presenta, dunque, con la consapevolezza che l’Italia può avere un ruolo da protagonista. «Se puntiamo sul gioco, se siamo sinergici, diventiamo competitivi».
È la certezza più grande, anche se ha dovuto cambiare assetto, per ritrovare l’equilibrio, passando dal 4-3-1-2 al 3-5-2. «Perché le sensazioni sono buone. Siamo da tempo accompagnati dal pessimismo. Ma non ci infastidisce. Anzi ci stimola. Vogliamo sovvertirlo» avverte il cittì azzurro che non vede l’ora di scoprire il suo primo Europeo. «In campo avvertirò emozione e tensione. Normali in queste competizioni».
L’Italia modifica il suo sistema di gioco, optando per quello più prudente della Juve campione d’Italia, ma non si difenderà. È qui per comportarsi come fa di solito la Spagna, la prima avversaria di questa nuova avventura. Prandelli, proprio per questo, ci tiene a chiarire che cosa chiederà a De Rossi, spostato qualche metro più indietro. «Daniele è convinto di piazzarsi lì. Ha interpretato il ruolo nella maniera migliore pure nella Roma. Farà il centrocampista e non il difensore, permettendoci poi di farci trovare preparati se vogliamo cambiare in corsa. Con lui in quella zona vogliamo che arrivino meno giocatori vicino alla nostra area di rigore». E spiega anche come la squadra deve aiutare Pirlo. «Loro proveranno a oscurarlo, ma se noi troveremo altre soluzioni, perché lui sarà pressato e marcato, vorrà dire che l’iniziativa ce l’abbiamo noi».
La sua nazionale è nata con un’impronta offensiva. Non segna, però, da novembre, l’ultima rete è di Pazzini che non è nemmeno qui. Contro la Russia, venerdì 1° giugno nell’ultima amichevole, per la terza gara di fila gli azzurri hanno fatto cilecca. Eppure Prandelli non sembra preoccupato dal lungo digiuno. «Il nostro obiettivo è vincere. A Zurigo abbiamo costruito sette palle gol e attaccato sempre con almeno cinque giocatori. È stato l’unico aspetto positivo in quella gara così brutta. Bisogna insistere si dimanismo e aggressività». Da Balotelli, l’attaccante più atteso, si aspetta «tanta generosità». «È la stessa che mi attendo dagli altri, può essere l’arma vincente. Lui ha vent’anni ed è esuberante. Fin qui non si è comportato bene. Di più».
La Spagna è la favorita. La più forte. «La squadra da battere. Da anni ha continuità e rendimento. E gioco, ormai consolidato: pure se è sempre lo stesso, poche squadre riescono a contrastarla. L’abbiamo battuta ad agosto, ma di quel successo rimane poco. Il calcio è veloce e brucia tutto. Non dobbiamo rivedere quelle immagini. La nostra nazionale è cambiata. Non so se meglio o peggio incontrarla subito. Se è la partita più importante. Di sicuro è la più complicata. Dai nostri avversari dobbiamo capire che conta costruire più di distruggere. Un giorno saremo più vicini a loro. Se insisteremo ad arrivare al risultato attraverso il gioco». Vorrebbe portare da noi soprattutto l’allegria del calcio spagnolo. «Perché i problemi della vita sono altri, chi è senza casa, i nostri terremotati. Prendiamo questo sport troppo sul serio. Sorridiamo, insomma, anche perché ancora non abbiamo perso». Conclude sul razzismo: «Più ne parliamo e più diamo importanza a certa gente. Confermo che entrerei in campo ad abbracciare Balotelli. Dovremo farlo tutti: non è un problema italiano ma di tutta Europa.
sabato 9 giugno 2012
Euro2012, l'Olanda cade contro la Danimarca
Era stato definito il "girone dalla morte". Bene, mai definizione fu più azzeccata per il Gruppo B dell'Europeo, quello che si è aperto con Olanda-Danimarca 0-1, la prima grande sorpresa della rassegna ospitata da Polonia e Ucraina. Nel match di Kharkiv, la spuntano gli uomini di Morten Olsen, che grazie a una partita di puro catenaccio mettono al tappeto degli Oranje vistosamente in ritardo di condizione e quasi del tutto privi di gioco per colpa di una mediana imbottita di fosforo ma alquanto priva di qualità. Adesso tocca a Germania e Portogallo, ma per l'Olanda finalista dell'ultimo Mondiale la strada per i quarti si fa tremendamente in salita.
HUNTELAAR IN PANCA, POULSEN PURE - Bert van Marwijk non sorprende e non tocca il 4-2-3-1 tradizionale degli Oranje. In attacco c'è come sempre van Persie, preferito a Huntelaar nel ruolo di prima punta. Sulla trequarti i "veterani" Robben e Sneijder vengono coadiuvati dal recuperato Afellay, mentre in difesa Vlaar prende il posto dell'infortunato Mathjisen, con Willems terzino sinistro. L'esterno del PSV Eindhoven stabilisce così un nuovo primato: è il giocatore più giovane di sempre ad avere preso parte a un Europeo, battendo il record di Vincenzo Scifo del 1984 (18 anni e 71 giorni per l'olandese, 18 e 115 per il belga). Morten Olsen risponde con un modulo speculare nel quale Bendtner funge da centravanti con il supporto del "vecchio" Rommedahl e di Krohn-Dehli esterni, ma soprattutto della nuova stella Eriksen da trequartista centrale. In mezzo al campo c'è Zimling e non l'ex juventino Christian Poulsen, mentre al centro della difesa non manca il romanista Kjaer. Tra i pali, Andersen viene ancora una volta preferito a Lindegaard al posto dell'infortunato Sorensen.
LA DANIMARCA COLPISCE A FREDDO - L'Olanda fa la partita da subito, ma la Danimarca si chiude bene e con un atteggiamento piuttosto sparagnino riesce a bloccare le principali iniziative avversarie, anche perché gli Oranje si muovono poco senza palla e non sembrano in gran condizione a livello fisico. Van Persie ci prova al 7' ma non trova la porta, mentre al 18' è Robben a non trovare la stoccata dopo un buco difensivo danese. Al 24' arriva la grande sorpresa. Poulsen spinge per la prima volta a sinistra, ne nasce un rimpallo che fa arrivare il pallone a Krohn-Dehli al limite. Il trequartista si butta dentro, salta un incredibilmente statico Heitinga e insacca facendo passare il pallone sotto le gambe di Stekelenburg. È l'1-0 danese, che taglia le gambe agli Oranje. Dopo una decina di minuti di shock, però, arrivano le occasioni principali per gli uomini di van Marwijk. Al 35' Robben colpisce un palo dal limite dell'area dopo un rinvio sbagliato da Andersen, mentre al 43' van Persie sbaglia il controllo solo davanti al portiere avversario. E la Danimarca? Nel finale di tempo dimostra le migliori condizioni fisiche e si riporta avanti. Zimling (40') e ancora Krohn-Dehli (42') ci provano, ma si va all'intervallo "soltanto" sull'1-0.
ASSEDIO STERILE: DANIMARCA PREMIATA - L'avvio del secondo tempo fa ben sperare per gli Oranje, che rientrano dagli spogliatoi con tanta rabbia in corpo e la scaricano su Andersen. Van Bommel al 51' spara un gran destro dalla distanza, mentre al 53' Heitinga manda a lato di testa sugli sviluppi di un corner. Con il passare dei minuti, però, la reazione evapora. E van Marwijk contribuisce operando soltanto al 71' i primi due cambi. Escono de Jong e Afellay, entrano van der Vaart e Huntelaar con Sneijder che si sposta sull'esterno sinistro e van Persie che diventa trequartista. Olsen risponde togliendo un pessimo Eriksen e inserendo Schone per coprirsi maggiormente. La scelta paga, perché l'Olanda oltre un tiro di Huntelaar da due passi (74') non crea assolutamente nulla. E l'assedio finale porta soltanto le sterili proteste per un mani involontario di Jacobsen in area (89'). La Danimarca vince 1-0, la prima grande sorpresa dell'Europeo si è consumata.
OLANDA PREOCCUPANTE, SORPRESA DANESE - Gli Oranje vanno ko senza quasi combattere, un segnale bruttissimo per van Marwijk, che ci ha messo del suo nella sconfitta. Da una formazione iniziale troppo accorta a dei cambi eccessivamente tardivi. Ora non resta che fare bottino pieno nelle altre due sfide: si parte mercoledì 13 con la Germania (ore 20:45) e si chiude domenica 17 contro il Portogallo. Adesso serve un'impresa, anzi qualcosa in più. Con l'unico dato confortante che arriva dal passato. L'unico Europeo vinto dall'Olanda, quello del 1988, iniziò con un ko per mano dell'URSS. Questa volta, però, dall'altra parte c'era una Danimarca di certo non eccelsa dal punto di vista qualitativo. Complimenti, però, a Olsen, che è riuscito a costruire un piccolo miracolo fatto di equilibrio e abnegazione difensiva. Il bel calcio è un'altra cosa, ma partire meglio era impossibile. Non resta che continuare mercoledì alle 18 contro il Portogallo. Si ripeterà la storia del 1992?
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