MENS SANA IN CORPORE SANO

mercoledì 8 dicembre 2010

Ahi ahi inter


"Finalmente è finita" avranno pensato i tifosi nerazzurri e i giocatori stessi dopo la partita contro il Werder Brema.
"Finalmente è finita" nel senso che adesso si va tutti ad Abu Dhabi, per giocarsi il titolo di squadra campione del mondo, per scrollarsi di dosso tutte le recenti delusioni e le figuracce. Sì, perchè quella di ieri è stata un'altra figuraccia per l'Inter, anzi una "figura del cavolo", quella che Massimo Moratti aveva scongiurato prima della partita.
Analizzando la partita mi è parso chiaramente che questo 3-0 stia addirittura stretto alla squadra tedesca, perchè ha messo in mostra tutti i limiti di questa Inter B e ha creato così tante palle gol, che se fossero pane potrebbero sfamare tutti i clochard di Brema.
Insomma , l'Inter non è stata capace di servire una palla buona a Pandev lì davanti. E Eto'o? Lui ha cercato di fare quello che fa sempre, partire da dietro per innescare qualche compagno o tirarla dentro, ma nella serata di Brema è sembrato un pesce fuor d'acqua.
Con un Zanetti così fuori forma, un Cambiasso distratto, un Biraghi esordiente in Champions, la difesa non poteva che crollare prima o poi sotto i colpi dei tedeschi. Grave la facilità con cui Sebastian Prodl ha insaccato dentro la palla dell' 1-0, grave la poca reattività di Cambiasso nell'occasione del gol dell'ex firmato Arnautovic, uno che nell'Inter ha giocato trenta minuti si e no. Sul 3-0 la "colpa" è imputabile solo a Claudio Pizarro, con un gran destro.
Benitez ora non ha più alibi, questa Inter non ha più alibi, perchè ora c'è il mondiale.
Pagelle: ecco i miei voti alla squadra nerazzurra
Orlandoni 6: di gran lunga il migliore dei nerazzurri. Incolpevole nelle occasioni dei gol incassati.
Eto'o 5: poco incisivo, non tira, non inventa. L'immagine di questa Inter sofferente.
Biabiany 5,5: l'unico che ci prova, qualche spunto sulla destra, ma si sveglia tardi.
Pandev 5,5: là davanti non arrivano palloni. Brutto primo tempo, nella ripresa sfortunato: due pali.
Cambiasso 4: la scelta di schierarlo al posto di Materazzi si rivela un grosso errore. Si improvvisa centrale e sbaglia su Arnautovic e Pizarro.
Zanetti 4,5: sembra alquanto distratto e poco incisivo. Da verificare il suo infortunio.
Muntari 4: ancora una volta il peggiore, fa rimpiangere Snejder.
Santon 5: mai pericoloso a centro campo sulla destra, dà vita ad una scenata al momento del cambio, ricordando Balotelli.
Thiago Motta 4,5: molto lento e impacciato, fatica a recuperare.
Benitez 5: rimedia un'altra figuraccia. Solo il mondiale può salvarlo.

martedì 7 dicembre 2010

Napoli - Palermo 1-0 giusto


Alla vigilia Napoli-Palermo era vista come lo scontro tra le due regine del sud, il derby delle due Sicilie, il derby dello spettacolo.
Certo, tutti ci saremmo immaginati un risultato tennistico come 4-3, 3-2, insomma una partita spettacolare a suon di gol, ma questo 1-0 con gol all'ultimo secondo di gioco basta a descrivere una delle partite più belle di questo campionato. Non tanto per il risultato, ma per l'intensità del gioco e per le tante occasioni da rete.
A dire il vero tutti ci saremmo aspettati il Palermo visto finora, la squadra più in forma del campionato, con Pastore trascinatore di un gruppo di talenti che segna e che fa gola a club ricconi. I tifosi palermitani e non che speravano in una partita del genere si sono illusi da subito. La partita l'ha fatta il Napoli, con l'appiglio della grande squadra, ed è giusto che l'abbia spuntata alla fine.
Il Palermo non è mai entrato in partita e dopo un pò ci è parso chiaro che un pareggio lo avrebbe fatto più che contento, vista la sofferenza della squadra rosanero durante le incursioni dei napoletani, con un Cavani in gran spolvero nella sua prima partita dell'ex, con un Lavezzi un pò fuori forma ma che, come Marek Hamsik, era desideroso di far bene.
Con le parate di Sirigu il Palermo credeva di averla scampata, ma mentre stava finendo anche il quarto minuto di recupero, con i tifosi del Napoli ormai rassegnati e quelli della Juve che già pregustavano il terzo posto solitario, eccolo là, il gol beffardo, come quello del Pocho a Cagliari, ma stavolta molto più decisivo e simbolo della caparbietà napoletana. Un gol firmato Cristian Maggio, con la complicità di una retroguardia rosanero colpevole di aver lasciato il Matador davanti al portiere, e di un pò di fortuna perchè Cavani sembrava volerla buttare dentro con l'interno destro, ma la sua ciabattata ha spianato a Maggio la strada del gol che ha fatto saltare il San Paolo.
Ma quali sono le ragioni di una partita così a senso unico? Sicuramente un Pastore bloccato, forse dalla pressione di dover fare sempre bene, soprattutto in una partita come quella di ieri sera al San Paolo. Sul talento argentino infatti Mazzarri ha studiato un piano di difesa che non gli ha consentito la partenza in velocità e un continui raddoppiamenti  in aiuto a Pazienza. E quando allora anche Ilicic viene stretto dalla morsa dei difensori napoletani ecco che si intravede solo qualche contropiede di Miccoli e qualche tiro dalla distanza. Con un De Sanctis così poco impegnato il Napoli prende coraggio e tiene sempre in mano il pallino del gioco, con Gargano, Pazienza e Maggio che spingono con continuità in appoggio al tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi.
Il duro sforzo della squadra partenopea, unica squadra (ahimé, ahinoi) ancora in lotta per l'Europa, alla fine viene premiato con il gol vittoria di Maggio. Quasi a dire "A Maronn è de legg".

lunedì 6 dicembre 2010

Quaglia sempre più convincente

I gol di Quaglia genio incompreso
lo vogliamo in Nazionale

Spero che oggi finalmente Fabio Quagliarella possa essere veramente rivalutato per le sue grandi capacità. Sta dimostrando di nn temere la concorrenza e di essere decisivo e da Nazionale. Prandelli, non perdere tempo con Cassano e Balotelli...

amante del calcio

Spero che questo mio blog possa piacere in futuro a molte persone, in particolare a coloro che amano il calcio come me e che lo seguono e lo praticano guardandolo da una prospettiva diversa, come stile di vita.
Chi ama il calcio non deve giudicare solo il risultato ma anche il gioco, lo spettacolo, le impressioni e le emozioni che questo gioco ci trasmette.
Sono passati i tempi in cui tutti saltavamo sul divano gridando alla vittoria degli azzurri a Berlino, quando le nostre squadre dominavano in Europa e i giocatori italiani vincevano palloni d'oro, ma tutto ciò non ci ha tolto la voglia di credere in un futuro migliore e in un calcio italiano che torni ad alti livelli.
Sperando in Napolo-Palermo di grande spettacolo pubblico questo "post della speranza" ke arricchisca il mio ancora vuoto blog.

Ciao a tutti

Questo è il mio primo post in questo blog.
Ciao a tutti da sasi94juve