MENS SANA IN CORPORE SANO

lunedì 25 giugno 2012

Calciomercato, la Juve ora punta Dzeko e Higuain

La dura legge del gol spesso punisce le squadre che producono tanto e non segnano mai o segnano poco. La Juventus nella scorsa stagione ha vinto lo Scudetto sciupando però spesso molte occasioni. La mancanza di un vero bomber ha portato il calciomercato della Juventus a pensare a un rinforzo importante in vista della prossima stagione. I bianconeri vogliono a tutti i costi trovare l'attaccante giusto per cercare di tramutare in rete ogni azione. Dell'attacco della scorsa stagione sono andati via Del Piero, bandiera bianconera per 19 stagioni e Borriello, arrivato a gennaio della scorsa stagione ma non riscattato dai bianconeri. Solo Vucinic è l'intoccabile di turno, Quagliarella piace in Inghilterra al West Ham che ha pronta un'offerta da 13 milioni di euro per i bianconeri, Matri invece continua a piacere ai club russi e potrebbe davvero andare via. Il calciomercato della Juventus ha deciso di puntare su top players importanti per l'attacco. I nomi che circolano sono di primo livello, si parla molto di Robin Van Persie, attaccante olandese classe 83' che gioca nell'Arsenal. Il giocatore piace tantissimo al club di Corso Galileo Ferraris ma non ha nessuna intenzione di accettare l'offerta da 6,5 milioni di euro a stagione della Juventus visto che il City sembra voler offrire quasi il doppio. Per questo la Juventus non ha perso di mira Gonzalo Higuain. Certo, stiamo parlando di un giocatore importante che piace molto al tecnico del Real Madrid Mourinho, ma quest'ultimo ha deciso di puntare su Tevez per la prossima stagione e visto che le banche iberiche non stanno attraversando un grande momento, dovrà assolutamente cedere qualche giocatore importante. Mourinho preferirebbe continuare a puntare su Benzema lasciando andare Higuain. A questo punto toccherebbe alla Juventus parlare con i dirigenti del Real Madrid che vogliono almeno 30 milioni di euro per El Pipita. Quest'ultimo ha un ingaggio inferiore rispetto a molti giocatori del Real, ovvero 2,5 milioni di euro. La Juventus è pronta a raddoppiare gli emolumenti del giocatore. Situazione molto analoga quella di Dzeko, attaccante bosniaco classe 86' che piace tantissimo ai bianconeri. Dzeko nel City ha trovato poco spazio e siccome il club inglese ha deciso di puntare su Van Persie, dovrebbe a tutti i costi lasciare andare il giocatore.
Dzeko ha una valutazione inferiore rispetto a quella di Higuain, si parla di 25 milioni di euro visto che nel City non ha segnato con regolarità come gli succedeva con la maglia del Wolfsburg qualche anno fa.

domenica 24 giugno 2012

Gp d'Europa: impresa di Alonso, vince partendo 11esimo!

Grande impresa del pilota spagnolo che con i tanti sorpassi e un pò di fortuna ottiene la seconda vittoria stagionale e la testa del mondiale grazie ai ritiri di Vettel e Hamilton


Grande impresa di Fernando Alonso che si aggiudica il GP di Valencia dopo una prestazione straordinaria farcita da sorpassi fantastici, Raikkonen e Schumacher completano il podio. La Scuderia Ferrari riscatta la figuraccia rimediata in Canada e riporta lo spagnolo in testa al mondiale.
Dopo la partenza Vettel prende il largo e i suoi più immediati inseguitori, Hamilton e Grosjean dopo pochi giri accusano un gap superiore ai 10". Alonso, partito 11esimo, recupera alla partenza tre posizioni e si ritrova dietro la Force India di Hulkenberg. Lo spagnolo è scatenato e dopo la prima sosta arriva fino alla quinta posizione davanti a Raikkonen. Nel frattempo Vettel continua a guadagnare ma questa volta Grosjean con la sua Lotus Renault è davanti a Hamilton e Di Resta.
Alonso supera anche Di Resta e si ritrova quarto a circa sei secondi da Hamilton che però ha le gomme medie.
Vettel sembra aver già vinto ma l'incidente che vede coinvolti Vergne e Kobaiashi provoca l'entrata della safety car. Tutti i primi si fermano per la seconda e ultima sosta. Vettel mantiene la testa mentre un altro pasticcio dei meccanici Mclaren costa tre posizioni a Hamilton. Dopo la seconda sosta quindi abbiamo Vettel, Grosjean e Alonso virtualmente sul podio e Hamilton sesto. Uscita la safety car Alonso manda in delirio il pubblico spagnolo con un gran sorpasso sul francese e per la prima volta insidia Vettel per la vittoria.
Pochi giri dopo clamorosamente Vettel è costretto al ritiro per un guasto improvviso alla sua Red Bull. Il pubblico esulta: Alonso è in testa. Grosjean si dimostra pericoloso così come Hamilton che nel frattempo è ritornato virtualmente sul podio, ma la direzione gara indaga sull'operato dell'inglese sospettato di non aver rispettato le bandiere gialle.
Le sorprese non sono ancora finite. dopo Vettel anche Grosjean si ritira e Alonso si ritrova ad avere quattro secondi su Hamilton e Raikkonen. Nel finale il finlandese sorpassa Hamilton, in crisi di gomme. Il pilota della Mclaren finisce nel mirino di Maldonado, che nel tentativo di sorpasso tampona l'inglese.
Clamorosamente anche Hamilton quindi finisce la sua gara e Schumacher riesce addirittura ad agguantare il podio. Alonso vince così davanti ai suoi tifosi, davanti a Raikkonen e al tedesco. Massa sedicesimo.
Il pilota spagnolo ora vanta 20 punti di vantaggio su Webber, che con il suo quarto posto scavalca Hamilton e Vettel.

giovedì 21 giugno 2012

Doppio colpo Milan: presi Acerbi e Constant

Francesco Acerbi, con Galliani e Braida

A sorpresa il Milan conclude nel giro di 36 ore un doppio acquisto. Il partner d’affari ormai lo conosciamo già. Ieri è stato ufficializzato l’ingaggio del centrocampista Constant. Il francese arriva in prestito dal Genoa, che non meno di 12 mesi fa l’aveva prelevato dal Chievo. Enrico Preziosi e Galliani continuano quindi a intavolare trattative che spesso e volentieri aiutano i rossoneri. Dopo gli arrivi di Boateng ed El Shaarawy, si aggiungono così anche Acerbi e Constant. Ricordiamo che l’ex giocatore del Chievo piaceva al Diavolo già nel gennaio del 2010, ma poi non se ne fece più nulla perché il calciatore aveva già giocato per due diverse società nella stessa stagione. Proprio nel 2010-2011 Constant disputò la sua migliore annata, facendo innamorare Adriano Galliani.
Kevin Constan in azione con il Genoa

Fu amore a prima vista. Galeotto un Milan Chievo di due anni fa. Il calciatore di Fréjus (passaporto guineano) venne addirittura accostato a Clarence Seedorf, per la sua eleganza a centrocampo e una tecnica ai piedi invidiabile. L’anno scorso a Genoa non è riuscito a ripetere l’ottima stagione di Verona, nonostante ciò la dirigenza rossonera ha comunque deciso di puntare sul francese 25 enne.
Il prestito di Kevin Constant si è reso necessario in seguito al brutto infortunio patito in Nazionale da Sulley Muntari. Il ghanese infatti ha riportato la rottura del legamento crociato al ginocchio sinistro. Il calciatore non riprenderà a giocare prima di 5 o 6 mesi. Per Muntari quindi se ne riparlerà con ogni probabilità dopo le vacanze di Natale.
L’arrivo del rossoblu spinge Flamini lontano da San Siro. E’ praticamente impossibile che l’ex giocatore dell’Arsenal possa rimanere in rossonero, dal momento che non si decide a rinnovare un contratto il cui valore è più che dimezzato. Sul francese continuano a rincorrersi le voci di un possibile interessamento della Roma.
Che Flamini sia a un passo dall’addio lo confermano indirettamente anche le parole di Adriano Galliani. L’amministratore delegato ha infatti spiegato che oltre a Constant arriverà un altro centrocampista, che sarà o Aquilani oppure un altro (prezzo permettendo). E poi il calciomercato Milan sarà davvero finito.

lunedì 18 giugno 2012

Italia-Irlanda, Prandelli cauto sulla formazione


A differenza degli altri incontri Prandelli tiene nascosta la formazione, una scelta legata alla presenza di Trapattoni sulla panchina dei verdi: “Trap ci conosce già troppo bene perché io gli dia altri vantaggi", spiega il ct azzurro.
Ta le scelte che si sapranno solo all'ultimo quelle sulla linea offensiva. Stasera l'Italia potrebbe partire con una coppia d'attacco formata da Cassano e Di Natale, lasciando per la prima volta in panchina Mario Balotelli. Ma il centravanti del Manchester City, che ha accusato un problema al ginocchio in allenamento (superato), sembra di nuovo in gioco: potrebbe far parte dell'11 iniziale.
Intanto Prandelli ringrazia per gli elogi spagnoli all'Italia: "Mi fa piacere che Xavi abbia elogiato l'Italia, in effetti noi vorremmo andare avanti giocando a calcio, l'idea è sempre quella di costruire gioco''.
Il commissario tecnico ha poi ribadito che servirebbe un altro clima ad accompagnare le partite: ''La tensione? Nessun problema certo, si fanno tante partite prima. Ogni tanto servirebbe un po' di ironia. E invece qualche volta veniamo criticati addirittura prima d'aver pensato una cosa. I colpi li so assorbire, anche perché la squadra ha carattere''.
"Per la federazione Cesare Prandelli è il ct che ci accompagnerà ai Mondiali del Brasile". Intanto Giancarlo Abete, presidente della Figc, rinnova la fiducia al ct azzurro."E' un argomento che, se trattato oggi, potrebbe dar luogo a qualche cattiva interpretazione", è la premessa di Abete ai microfoni di Sky Sport 24."Rimane valido quanto detto a inizio Europeo e cioè che qualunque fosse stato il risultato finale Prandelli è il tecnico individuato per un percorso nel medio e lungo periodo di 4 anni. Non c'è necessità di ricordarlo nel giorno stesso di una partita decisiva", dice il n.1 di via Allegri. "Per la Figc è lui il ct che ci accompagnerà ai mondiali in Brasile" in programma nel 2014.

sabato 16 giugno 2012

Nuova maglia Juve: personalizzabile e con scritta sotto il logo e



La Juve ha presentato la nuova maglia da trasferta per la stagione 2012/2013.
E' una maglia personalizzabile, alla quale il tifoso potra' applicare - oltre allo scudetto - un patch con la scritta '30 sul campo'. L'hanno presentata Nike e Juventus, che la indossera' la prossima stagione. Non ci sono le due stelle ma sono presenti nelle maglie messe sul mercato per i tifosi. Lo sponsor, Jeep, sarà sulla casacca bianconera per le prossime tre stagioni.
 La divisa da trasferta dei campioni d'Italia e' nera e ogni completo e' stato realizzato con l'innovativo poliestere di Nike, riciclando 13 bottiglie di plastica. Questo ha permesso di ridurre fino al 30% i consumi energetici, rispetto alla fabbricazione del poliestere tradizionale.

venerdì 15 giugno 2012

Juve ancora su Cavani: 40 milioni più metà di Giovinco

Dopo la partenza del Pocho è difficile che De Laurentiis si privi anche dell'uruguaiano, ma il club di Torino, in cerca del top player, non molla la pista Cavani


La Juventus continua a puntare su Cavani, l’uruguayano del Napoli, per la prossima stagione. Il club di Torino aveva già fatto in queste settimane una precedente offerta a De Laurentiis consistente in 40 milioni di euro in cash più Matri e Felipe Melo quali contropartite tecniche, ma il presidente del Napoli ha risposto picche.
L’entourage juventino, tutt’altro che scoraggiato dal rifiuto, è ripartito subito all’attacco, proponendo una nuova offerta, stavolta si parla di 40 milioni di euro, più la metà di Sebastian Giovinco.
D’altronde l’affare per Van Persie, anche causa Europei, è in standby, per cui Cavani sta sostituendo l’olandese quale top player del mercato bianconero. Marotta e soci devono però guardarsi anche dalla concorrenza del Manchester City dello sceicco Mansour che avrebbe offerto 42 milioni di euro per l’attaccante del Napoli.
Tutto ruota attorno al ritocco dell’ingaggio del Matador che attualmente percepisce circa 2,5 milioni di euro all’anno. A breve, probabilmente entro già la prossima settimana, dovrebbe esserci un incontro tra i procuratori di Cavani e Bigon e De Laurentiis.
Triulzi e Anelluci, gli agenti del calciatore, chiedono un adeguamento del contratto, che dovrebbe essere riveduto nel senso di un aumento dei compensi di Cavani e di una cessione parziale dei diritti d’immagine.
Con la partenza di Lavezzi, destinazione Psg, ancora non ufficiale, ma ormai data per certa, la perdita anche di Cavani determinerebbe un netto impoverimento tecnico che inevitabilmente andrebbe a ridimensionare le ambizioni della squadra per la prossima stagione.

domenica 10 giugno 2012

Gp Canada, Vettel in pole, Alonso terzo


Se gli avversari della Red Bull pensavano che bastasse eliminare il chiacchieratissimo fondo vettura per frenare la loro rimonta, il sabato del Gran Premio del Canada ha dimostrato che non potevano sbagliarsi di più. Sebastian Vettel è stato infatti costantemente il più veloce: nella sessione di prove libere del mattino e in tutte e tre le fasi di qualifica del pomeriggio.

Il tedesco porta quindi a casa la pole position a Montreal con ben tre decimi su Lewis Hamilton e quattro su Fernando Alonso: un risultato ancor più impressionante alla luce dei distacchi contenutissimi che durante tutta la giornata hanno diviso le prime posizioni. La seconda delle Red Bull, quella di Mark Webber, si deve invece accontentare del quarto posto, davanti alla migliore delle Mercedes, quella di Nico Rosberg.
Felipe Massa, dopo aver rischiato l’eliminazione in Q2, chiude sesto, davanti all’unica Lotus superstite, quella di Romain Grosjean. L’altra monoposto del team di Enstone, quella di Kimi Raikkonen, si è dovuta accontentare della dodicesima piazzola di partenza a causa di continui problemi al differenziale.

Completano le prime dieci posizioni le vetture di Paul di Resta (8°), Michael Schumacher (solo 9°) e Jenson Button, che ha girato solamente con gomme soft nell’ultima parte delle qualifiche accumulando un divario notevole rispetto ai migliori avversari.
Fuori dalla top ten anche entrambe le Sauber, con Kobayashi 11° e Perez 15°, e le due Williams di Senna (16°) e Maldonado (17°). Il venezuelano sembrava avere la velocità per entrare in Q3 ma proprio all’ultimo tentativo è stato vittima del famigerato «muro dei campioni» all’ultima chicane, finendo in testacoda e concludendo così mestamente la sua sessione di qualifica.

Euro2012, oggi Italia-Spagna


 «Sono riuscito a dormire un’ora prima dell’allenamento. Mi sento felice come un bambino che ha fatto tutti i compiti». Cesare Prandelli entra in scena nella baia di Danzica senza alcuna paura.Anche se, nel pomeriggio del debutto, avrà di fronte la Spagna campione del mondo e d’Europa. «So che abbiamo lavorato bene e questo mi fa stare tranquillo». Si presenta, dunque, con la consapevolezza che l’Italia può avere un ruolo da protagonista. «Se puntiamo sul gioco, se siamo sinergici, diventiamo competitivi».
È la certezza più grande, anche se ha dovuto cambiare assetto, per ritrovare l’equilibrio, passando dal 4-3-1-2 al 3-5-2. «Perché le sensazioni sono buone. Siamo da tempo accompagnati dal pessimismo. Ma non ci infastidisce. Anzi ci stimola. Vogliamo sovvertirlo» avverte il cittì azzurro che non vede l’ora di scoprire il suo primo Europeo. «In campo avvertirò emozione e tensione. Normali in queste competizioni».
L’Italia modifica il suo sistema di gioco, optando per quello più prudente della Juve campione d’Italia, ma non si difenderà. È qui per comportarsi come fa di solito la Spagna, la prima avversaria di questa nuova avventura. Prandelli, proprio per questo, ci tiene a chiarire che cosa chiederà a De Rossi, spostato qualche metro più indietro. «Daniele è convinto di piazzarsi lì. Ha interpretato il ruolo nella maniera migliore pure nella Roma. Farà il centrocampista e non il difensore, permettendoci poi di farci trovare preparati se vogliamo cambiare in corsa. Con lui in quella zona vogliamo che arrivino meno giocatori vicino alla nostra area di rigore». E spiega anche come la squadra deve aiutare Pirlo. «Loro proveranno a oscurarlo, ma se noi troveremo altre soluzioni, perché lui sarà pressato e marcato, vorrà dire che l’iniziativa ce l’abbiamo noi».
La sua nazionale è nata con un’impronta offensiva. Non segna, però, da novembre, l’ultima rete è di Pazzini che non è nemmeno qui. Contro la Russia, venerdì 1° giugno nell’ultima amichevole, per la terza gara di fila gli azzurri hanno fatto cilecca. Eppure Prandelli non sembra preoccupato dal lungo digiuno. «Il nostro obiettivo è vincere. A Zurigo abbiamo costruito sette palle gol e attaccato sempre con almeno cinque giocatori. È stato l’unico aspetto positivo in quella gara così brutta. Bisogna insistere si dimanismo e aggressività». Da Balotelli, l’attaccante più atteso, si aspetta «tanta generosità». «È la stessa che mi attendo dagli altri, può essere l’arma vincente. Lui ha vent’anni ed è esuberante. Fin qui non si è comportato bene. Di più».
La Spagna è la favorita. La più forte. «La squadra da battere. Da anni ha continuità e rendimento. E gioco, ormai consolidato: pure se è sempre lo stesso, poche squadre riescono a contrastarla. L’abbiamo battuta ad agosto, ma di quel successo rimane poco. Il calcio è veloce e brucia tutto. Non dobbiamo rivedere quelle immagini. La nostra nazionale è cambiata. Non so se meglio o peggio incontrarla subito. Se è la partita più importante. Di sicuro è la più complicata. Dai nostri avversari dobbiamo capire che conta costruire più di distruggere. Un giorno saremo più vicini a loro. Se insisteremo ad arrivare al risultato attraverso il gioco». Vorrebbe portare da noi soprattutto l’allegria del calcio spagnolo. «Perché i problemi della vita sono altri, chi è senza casa, i nostri terremotati. Prendiamo questo sport troppo sul serio. Sorridiamo, insomma, anche perché ancora non abbiamo perso». Conclude sul razzismo: «Più ne parliamo e più diamo importanza a certa gente. Confermo che entrerei in campo ad abbracciare Balotelli. Dovremo farlo tutti: non è un problema italiano ma di tutta Europa.

sabato 9 giugno 2012

Euro2012, l'Olanda cade contro la Danimarca


Era stato definito il "girone dalla morte". Bene, mai definizione fu più azzeccata per il Gruppo B dell'Europeo, quello che si è aperto con Olanda-Danimarca 0-1, la prima grande sorpresa della rassegna ospitata da Polonia e Ucraina. Nel match di Kharkiv, la spuntano gli uomini di Morten Olsen, che grazie a una partita di puro catenaccio mettono al tappeto degli Oranje vistosamente in ritardo di condizione e quasi del tutto privi di gioco per colpa di una mediana imbottita di fosforo ma alquanto priva di qualità. Adesso tocca a Germania e Portogallo, ma per l'Olanda finalista dell'ultimo Mondiale la strada per i quarti si fa tremendamente in salita.

HUNTELAAR IN PANCA, POULSEN PURE - Bert van Marwijk non sorprende e non tocca il 4-2-3-1 tradizionale degli Oranje. In attacco c'è come sempre van Persie, preferito a Huntelaar nel ruolo di prima punta. Sulla trequarti i "veterani" Robben e Sneijder vengono coadiuvati dal recuperato Afellay, mentre in difesa Vlaar prende il posto dell'infortunato Mathjisen, con Willems terzino sinistro. L'esterno del PSV Eindhoven stabilisce così un nuovo primato: è il giocatore più giovane di sempre ad avere preso parte a un Europeo, battendo il record di Vincenzo Scifo del 1984 (18 anni e 71 giorni per l'olandese, 18 e 115 per il belga). Morten Olsen risponde con un modulo speculare nel quale Bendtner funge da centravanti con il supporto del "vecchio" Rommedahl e di Krohn-Dehli esterni, ma soprattutto della nuova stella Eriksen da trequartista centrale. In mezzo al campo c'è Zimling e non l'ex juventino Christian Poulsen, mentre al centro della difesa non manca il romanista Kjaer. Tra i pali, Andersen viene ancora una volta preferito a Lindegaard al posto dell'infortunato Sorensen.
LA DANIMARCA COLPISCE A FREDDO - L'Olanda fa la partita da subito, ma la Danimarca si chiude bene e con un atteggiamento piuttosto sparagnino riesce a bloccare le principali iniziative avversarie, anche perché gli Oranje si muovono poco senza palla e non sembrano in gran condizione a livello fisico. Van Persie ci prova al 7' ma non trova la porta, mentre al 18' è Robben a non trovare la stoccata dopo un buco difensivo danese. Al 24' arriva la grande sorpresa. Poulsen spinge per la prima volta a sinistra, ne nasce un rimpallo che fa arrivare il pallone a Krohn-Dehli al limite. Il trequartista si butta dentro, salta un incredibilmente statico Heitinga e insacca facendo passare il pallone sotto le gambe di Stekelenburg. È l'1-0 danese, che taglia le gambe agli Oranje. Dopo una decina di minuti di shock, però, arrivano le occasioni principali per gli uomini di van Marwijk. Al 35' Robben colpisce un palo dal limite dell'area dopo un rinvio sbagliato da Andersen, mentre al 43' van Persie sbaglia il controllo solo davanti al portiere avversario. E la Danimarca? Nel finale di tempo dimostra le migliori condizioni fisiche e si riporta avanti. Zimling (40') e ancora Krohn-Dehli (42') ci provano, ma si va all'intervallo "soltanto" sull'1-0.
ASSEDIO STERILE: DANIMARCA PREMIATA - L'avvio del secondo tempo fa ben sperare per gli Oranje, che rientrano dagli spogliatoi con tanta rabbia in corpo e la scaricano su Andersen. Van Bommel al 51' spara un gran destro dalla distanza, mentre al 53' Heitinga manda a lato di testa sugli sviluppi di un corner. Con il passare dei minuti, però, la reazione evapora. E van Marwijk contribuisce operando soltanto al 71' i primi due cambi. Escono de Jong e Afellay, entrano van der Vaart e Huntelaar con Sneijder che si sposta sull'esterno sinistro e van Persie che diventa trequartista. Olsen risponde togliendo un pessimo Eriksen e inserendo Schone per coprirsi maggiormente. La scelta paga, perché l'Olanda oltre un tiro di Huntelaar da due passi (74') non crea assolutamente nulla. E l'assedio finale porta soltanto le sterili proteste per un mani involontario di Jacobsen in area (89'). La Danimarca vince 1-0, la prima grande sorpresa dell'Europeo si è consumata.
OLANDA PREOCCUPANTE, SORPRESA DANESE - Gli Oranje vanno ko senza quasi combattere, un segnale bruttissimo per van Marwijk, che ci ha messo del suo nella sconfitta. Da una formazione iniziale troppo accorta a dei cambi eccessivamente tardivi. Ora non resta che fare bottino pieno nelle altre due sfide: si parte mercoledì 13 con la Germania (ore 20:45) e si chiude domenica 17 contro il Portogallo. Adesso serve un'impresa, anzi qualcosa in più. Con l'unico dato confortante che arriva dal passato. L'unico Europeo vinto dall'Olanda, quello del 1988, iniziò con un ko per mano dell'URSS. Questa volta, però, dall'altra parte c'era una Danimarca di certo non eccelsa dal punto di vista qualitativo. Complimenti, però, a Olsen, che è riuscito a costruire un piccolo miracolo fatto di equilibrio e abnegazione difensiva. Il bel calcio è un'altra cosa, ma partire meglio era impossibile. Non resta che continuare mercoledì alle 18 contro il Portogallo. Si ripeterà la storia del 1992?

martedì 29 maggio 2012

Italia, ecco i convocati per l'Europeo


Prandelli ha diramato la lista dei 23 convocati per la spedizione azzurra in Ucraina e Polonia. Dopo l'addio prematuro di Criscito a causa della bufera calcioscommesse, dicono addio anche Viviano, Schelotto, Cigarini, Verratti, Astori, Bocchetti, Ranocchia e Destro.
Questa la lista completa dei convocati:
PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain)

DIFENSORI: Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Christian Maggio (Napoli), Angelo Obinze Ogbonna (Torino)

CENTROCAMPISTI: Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Diamanti (Bologna), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris St. Germain), Antonio Nocerino (Milan), Andrea Pirlo (Juventus)

ATTACCANTI: Mario Barwuah Balotelli (Manchester City), Fabio Borini (Roma), Antonio Cassano (Milan), Antonio Di Natale (Udinese), Sebastian Giovinco (Parma).

Il primo test per i 23 sarà venerdì contro la Russia,visto che l'amichevole contro il Lussemburgo al Tardini è stata annullata causa terremoto.

Nazionale, annullata amichevole contro il Lussemburgo


L'amichevole che la Nazionale italiana doveva disputare oggi contro il Lussemburgo è stata ufficialmente annullata a causa del terremoto che ha colpito nuovamente l'Emilia nelle ultime ore. La Federcalcio e la Prefettura hanno deciso di comune accordo di annullare il match che si doveva giocare al Tardini di Parma, dove la scossa si era fatta sentire nonostante l'epicentro fosse nella provincia di Modena. Tra le motivazioni del rinvio oltre che alla sicurezza ovviamente anche il rispetto per le morti che il terremoto ha causato, che secondo le prime stime sarebbero undici.
L'atmosfera che si respira in Nazionale quindi non migliora dopo la bufera del calcioscommesse che ha escluso Criscito dagli Europei. Ora infatti l'Italia avrà un solo test prima della spedizione in Polonia-Ucraina, ovvero il match contro la Russia di venerdì.

domenica 27 maggio 2012

Webber vince a Montecarlo, Alonso terzo

Mark Webber è il sesto vincitore diverso nelle prime sei gare del mondiale 2012, ma Alonso con il terzo podio stagionale si ritrova da solo in vetta al mondiale

Il GP di Monaco 2012 vede la vittoria di un ritrovato Mark Webber su Red Bull che precede sul podio Rosberg (Mercedes) e soprattutto Fernando Alonso con la F12, protagonista questa volta anche con Felipe Massa, sesto.

Quello di Monaco è stato un GranPremio piuttosto povero di sorpassi ma molto intenso grazie agli episodi che hanno caratterizzato la gara. Alla partenza Grosjean tampona Schumacher e finisce in testa coda, costringendo molti piloti a tagliare la chicane. L'incidene provoca oltre al ritiro di Grosjean, anche quelli di De La Rosa e Maldonado, vincente in Spagna.
Quando entra la safety car Webber è in testa davanti a Rosberg, Hamilton, Alonso, Massa e Vettel.
Dopo il primo e unico giro di pitstop Alonso sorpassa Hamilton, mentre Vettel decide di ritardare la sosta e continua a sfruttare le Soft. Questa strategia, per la quale si ferma solo al 47esimo giro, gli permette di mettere le ruote davanti a Hamilton. Dopo la sosta di Vettel quindi si ha Webber, Rosberg, Alonso, Vettel, Hamilton e Massa, con il tedesco della Red Bull unico ad avere le Super Soft.
In seguito Schumacher è costretto al ritiro e ancora una volta finisce senza punti il week end, mentre Raikkonen arranca e completa la brutta domenica delle Lotus.
Nella parte finale si ritira anche Button e un'improvviso scroscio d'acqua sembra riaprire i giochi per la vittoria. Vergne (Toro Rosso) è autore di una grande gara ma la strategia sbagliata della sua scuderia gli fa perdere diverse posizioni. Il gruppo dei primi sei si ricompatta ma l'ordine di arrivo non cambia e così Webber può festeggiare il secondo successo Red Bull. Buona prova di Nico Rosberg che nei giri finali tiene dietro Fernando Alonso. L'asturiano ora vanta tre punti di vantaggio su Vettel e Webber, mentre Massa sale a 10 punti permettendo alla Ferrari di raggiungere la Lotus al terzo posto della classifica costruttori.
ORDINE D'ARRIVO
1 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 78 1:46:06.557 1 25
2 8 Nico Rosberg Mercedes 78 +0.6 secs 2 18
3 5 Fernando Alonso Ferrari 78 +0.9 secs 5 15
4 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 78 +1.3 secs 9 12
5 4 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 78 +4.1 secs 3 10
6 6 Felipe Massa Ferrari 78 +6.1 secs 7 8
7 11 Paul di Resta Force India-Mercedes 78 +41.5 secs 14 6
8 12 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 78 +42.5 secs 10 4
9 9 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 78 +44.0 secs 8 2
10 19 Bruno Senna Williams-Renault 78 +44.5 secs 13 1
11 15 Sergio Perez Sauber-Ferrari 77 +1 Lap 23
12 17 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 77 +1 Lap 16
13 20 Heikki Kovalainen Caterham-Renault 77 +1 Lap 17
14 24 Timo Glock Marussia-Cosworth 77 +1 Lap 19
15 23 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 76 +2 Laps 22

Hesjedal vince il Giro, a Pinotti la crono finale


Milano incorona Ryder Hesjedal vincitore del 95esimo Giro d'Italia grazie alla crono finale, vinta da Marco Pinotti. Il ciclista canadese,che partiva coi favori del pronostico, è riuscito a strappare la maglia rosa allo spagnolo Rodriguez, diventando il primo canadese vincitore del Giro.
Rodriguez non è riuscito nell'impresa di conservare quei 31'' di vantaggio che vantava sul canadese, il quale a differenza dello stesso Rodriguez, non ha vinto neanche una tappa.
Grande crono anche per il belga De Gendt che dopo l'impresa dello Stelvio riesce a scalzare dal podio Michele Scarponi, che chiude il Giro quarto davanti a Basso e Cunego, con Pozzovivo ottavo. Dopo dodici anni quindi il Giro finisce senza nessun italiano sul podio. L'ultima volta infatti fu nel 1995.
Finisce così uno dei giri più emozionanti degli ultimi anni, che ha visto le vittorie di Cavendish, la determinazione di Phinney, le imprese di Rabottini e Guardini, la lotta di Purito Rodriguez e Hesjedal, il cuore di Scarponi e Basso e tanto, tanto altro ancora.




sabato 19 maggio 2012

Conte: "Scommesse? Niente di nuovo". Del Piero: "Ora la finale, poi il futuro"


Antonio Conte parla insieme al suo capitano Alessandro Del Piero alla vigilia della finale di Coppa Italia col Napoli. "La finale di Coppa Italia è il coronamento di una stagione straordinaria. La partita col Napoli un'emozione unica.
SUL CALCIOSCOMMESSE — "Rispondo come ho fatto durante il campionato: niente di nuovo all'orizzonte. Ho letto gli articoli e non devo rispondere, perchè mancherei di rispetto a chi sta facendo le indagini. Se e quando sarò chiamato, avrò il piacere di parlare e rispondere. Come ho detto qualche settimana fa, siamo in ballo e balliamo".
DEL PIERO — "Finora è stato tutto fantastico e indescrivibile, mi auguro di scrivere un'altra pagina vincente domani con i miei compagni". Così il capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, che domani scenderà in campo nella finale di Coppa Italia contro il Napoli, in quella che sarà la sua ultima gara in maglia bianconera dopo 19 anni. "Voglio vivere fino in fondo questo momento", ha aggiunto Del Piero.Del Piero: "Ora ho in mente la finale, poi penserò al futuro".

martedì 17 aprile 2012

Serie A, niente slittamento 33a giornata e nuove polemiche

Niente slittamento, cambia la sequenza di due giornate di campionato: la 33/a, sospesa sabato scorso per la morte di Piermario Morosini, si gioca il 24 e 25 aprile, quindi dopo la 34/a che andrà in scena in questo fine settimana. Convocato d'urgenza, il Consiglio della Lega di A ha deciso in un'oretta "per salvaguardare l'interesse dei tifosi e delle televisioni". 15ª GIORNATA RITORNO Sabato 21 aprile ore 18.00 PARMA – CAGLIARI ore 20.45 CATANIA – ATALANTA 14ª GIORNATA RITORNO Martedì 24 aprile ore 18.30 ATALANTA – CHIEVO ore 18.30 CAGLIARI – CATANIA (a Trieste) Mercoledì 25 aprile ore 12.30 NOVARA – LAZIO ore 15.00 LECCE – NAPOLI ore 15.00 PALERMO – PARMA ore 15.00 ROMA – FIORENTINA ore 15.00 SIENA – BOLOGNA ore 15.00 UDINESE – INTER ore 18.00 CESENA – JUVENTUS ore 18.00 MILAN – GENOA PAOLILLO - Non fa polemiche Ernesto Paolillo dopo la decisione del consiglio che ha accolto la linea dell'Inter ovvero niente slittamento e recupero della trentatreesima giornata. «E' stata una soluzione di buon senso - ha spiegato l'ad nerazzurro - alla quale siamo arrivati in maniera serena. Non ci sono state tensioni di nessun tipo: ci abbiamo messo un po' di tempo perché non tutti erano in collegamento nello stesso momento, ma, potendo parlare, c'è stata una bella intesa e una condivisione della scelta». GALLIANI - Adriano Galliani ha lasciato gli uffici della Lega calcio alle ore 19,30 spiegando che la scelta di rispettare il week-end del 21-22 aprile per la disputa della trentaquattresima giornata è stata decisa «per non penalizzare i tifosi e le tv. In pratica sono giunte molte mail di tifosi che hanno messo in evidenza gli impegni già presi che, se disdetti, avrebbero procurato un danno economico. La maggioranza venutasi a creare prima di questo Consiglio di Lega è stata ribaltata proprio tenendo conto di questi due fattori». I maggiori problemi sarebbero sicuramente sorti per il big-match Juventus-Roma programmato per la domenica sera. «No, per quanto riguarda il Milan non ci sarebbero state difficoltà - ha spiegato Galliani - perchè sfido chiunque a intuire se sarebbe stato meglio o peggio per il Milan affrontare prima il Bologna o il Genoa anche perchè entrambe le gare sono previste a San Siro». L’ad rossonero ha negato che si sia creata una situazione di litigiosità in Lega: «In realtà in questo momento la Lega non ha una bella immagine. Ma io non ho partecipato a nessuna lite e non ce ne sono state su questo argomento». BERETTA - "La Lega ha fatto assolutamente quello che doveva fare: ieri doveva essere la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni". Lo ha detto il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta dopo il Consiglio che ha definito il recupero del 33/o turno di campionato. "In un'ora scarsa abbiamo deciso - ha osservato - guardando alle esigenze dei tifosi e delle tv, con una valutazione serena nelle sedi opportune: il resto sono dichiarazioni dal sen fuggite"

lunedì 16 aprile 2012

Serie A, polemiche sul recupero della 33a giornata

Questa sera si arriverà al Consiglio di Lega in uno spirito di conflitto su come recuperare la 33a giornata del campionato di calcio di Serie A dopo la tragica scomparsa di Piermario Morosini, il giocatore colpito da infarto sul campo di gioco di Pescara-Livorno sabato scorso.

Inter, Genoa e Chievo si sono contrapposte all’idea dello slittamento delle partite del prossimo weekend, rendendo praticamente impossibile alcun accordo senza la convocazione del Consiglio di Lega.
Un fatto che crea disappunto a molti in questi giorni di dolore.


Anche Franco Baldini, il dg della Roma, si mostra demoralizzato nel vedere come nonostante “frenetiche consultazioni con le proprie società affiliate“, la Lega Calcio ormai delegittimata in quelle che dovrebbero essere le sue funzioni non è ancora in grado di prendere una decisione, dimostrando ancora una volta di non essere all’altezza della situazione.

Anche il presidente del Parma boicotterà il Consiglio di Lega e fa sapere che il suo Parma giocherà quando e dove vorranno, e inoltre dice: “Non voglio neanche pensare che qualcuno voglia speculare su una tale disgrazia“.

sabato 14 aprile 2012

Muore Morosini, la Serie A si ferma

Il giovane centrocampista del Livorno aveva giocato con l'Under 21
Bloccate tutte le partite dei campionati di Figc. Il Coni ha invitato il mondo dello sport a osservare un minuto di silenzio per tutto il fine settimana. Intanto è già polemica sui soccorsi. Un’auto dei vigili urbani, parcheggiata all’ingresso del campo, avrebbe ritardato di qualche minuto l’ingresso dell’ambulanza. L’auto è stata spostata solo quando ci si è decisi a rompere un vetro.

Tuttavia il cardiologo dell’Unità Coronarica dell’ospedale di Pescara, che era allo stadio come tifoso e per primo ha tentato la rianimazione, ha precisato che “un minuto in più o un minuto in meno nei soccorsi non sarebbe servito a nulla. Il cuore si è fermato e non ha più ripreso a battere”. “Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura – ha raccontato a Sky l’ad del Pescara, Danilo Iannascoli – Stiamo vivendo un dramma”.

Particolarmente provati anche i giocatori dell’Udinese e il patron Pozzo. Il calciatore era di proprietà della società friulana. Il ministro alla Sport Piero Gnudi ha sollevato la questione relativa alle visite mediche a cui sono sottoposti i calciatori. “Probabilmente così come sono strutturate – ha detto – non sono sufficientemente approfondite. Non è tollerabile che un giovane di 25 anni muoia per una partita di calcio”.

mercoledì 28 marzo 2012

Le pagelle di Apoel-Real Madrid 0-3

== REAL MADRID ====

Iker CASILLAS: sv.

PEPE 6: Mai impegnato. Sei politico.

Sergio RAMOS 6: Vale il discorso fatto per Pepe.

Nuri SAHIN 6,5: Dominatore in Bundesliga, il ragazzo ex Borussia a Madrid si era trasformato in oggetto misterioso. La colpa però era tutt’altro che sua. Poco utilizzato Sahin ha messo in mostra stasera tutte le sue qualità in mezzo al campo. Fornirebbe anche l’assist per Benzema ma il francese nel primo tempo pareva non avesse cenato… Dall’84’ Esteban GRANERO: sv.

Sami KHEDIRA 6: Difficile capire come lui possa giocare sempre mentre Sahin quasi mai. Il nazionale tedesco si limita al compitino. Niente di più, niente di meno.

Fabio COENTRAO 6,5: Il portoghese spinge non poco nel primo tempo ed è uno dei più pericolosi a sinistra. I guizzi di Marcelo sono però altra cosa. Mourinho lo cambia e lì vince la partita. Dal 64’ MARCELO 7,5: Entra e cambia il match. Incredibile la discesa per il gol del 2-0 quando salta un paio di avversari, subisce il netto fallo in area, non cade e serve l’assit che Kaka deve solo spingere in porta. Non era al meglio… bene no?

Alvaro ARBELOA 6: Leggere alle voci RAMOS o PEPE.

Mesut OZIL 6: Nel primo tempo si intestardisce nel voler cercare di sfondare centralmente un muro di 7 uomini dove non passerebbe nemmeno uno spillo… figuriamoci un pallone. Nel finale serve l’assist del 3-0 a Benzema. Viste le qualità dal ragazzo ci si aspetta di più.

Cristiano RONALDO 7: Non segna, ma questo non vuol dire che la sua partita non sia eccellente. Nel primo tempo è l’unico che riesce a creare la superiorità numerica e quando tocca palla, insieme ai fischi, arrivano due, tre, quattro uomini. Il pericolo è sempre lui e quando tocca palla la sensazione che possa nascere qualcosa è palpabile.

Karim BENZEMA 6: L’esatta media matematica tra il 5 del primo tempo (il gol sbagliato al 34’ è qualcosa di allucinante) e il 7 della ripresa quando sblocca la partita con un bel tuffo aereo e la chiude in pieno recupero con un gol da bomber d’area.

Gonzalo HIGUAIN 5,5: El Pipita non è in una delle sue serate migliori. In area di rigore cipriota si vive un intasamento che nemmeno sulle tangenziali milanesi nell’ora di punta. Soffre il traffico… e si vede. Dal 64’KAKA 7,5: E’ il match winner. Entra e sfodera l’assist per l’1-0, chiude la pratica con il 2-0 e regala quei dribbling e quelle accelerazioni che fino a quel momento solo Ronaldo era stato in grado di fare. Una freccia in più per l’arco di Mourinho.

==== APOEL NICOSIA ====

Dionisios CHIOTIS 6,5: L’eroe dell’ottavo con il Lione si dimostra portiere attento e quando c’è da parare lo fa. Incolpevole sui 3 gol.

Savvas POURSAITIDES 6: Come si fa a punire una retroguardia che per 73 minuti ha retto ai colpi di gente come Ronaldo, Benzema, Higuain e Özil. Sufficiente.

Marcelo OLIVERA: sv. Dal 14’ KAKA 6: dopo un quarto d’ora è buttato a freddo nella mischia. Come gli altri regge l’urto fin quando può.

Paulo JORGE 7: Può prendere sette il difensore centrale di una squadra che prende 3 gol? Sì, può. Per 73 minuti dirige la truppa sotto i bombardamenti dei cannoni di Navarone. A diciassette minuti dalla fine concede 30cm a Benzema e viene punito. (Quasi) eroico.

William BOAVENTURA 6,5: Insieme a Jorge è il migliore della difesa cipriota. Non gli si può imputare nulla.

Helio PINTO 6: Nella diga di centrocampo contribuisce a dare una mano quando può. Poi finiscono le forze e il Real ne approfitta. Dal 72 Esteban SOLARI 5,5: entra e dopo un minuto l’APOEL subisce gol. Non ha particolari colpe, ma gioca quando ormai gli altri non ce la fanno più. E non aiuta…

Nuno MORAIS 6: Anche lui prova a fare il suo ma per i centrocampisti stasera è una lotta impari.

Costantinos CHARALAMBIDES 6,5: Avanti e indietro. Avanti e indietro. Per 92 minuti aiuta a difendere e rimane lucido nelle pochissime ripartenze messe in atto dai suoi.

Nektarios ALEXANDROU 5: Non compare. Come Charalambides dovrebbe aiutare i suoi in uscita ma, essendo tecnicamente meno bravo del suo compagno sull’altra fascia, non riesce a farsi vedere. Jovanovic capisce e a metà tempo lo leva. Helder SOUSA 5: Non risolve i problemi.

Ivan TRICKOVSKI 5: Aveva il difficilissimo compito di difendere palla e provare a far salire la squadra. Non ne vede una.

AILTON 6,5: Per 45 minuti fa il lavoro di due. Il ragazzo prende palla, si permette qualche tunnel e fa tirare il fiato, anche se per pochi secondi, alla retroguardia. Eroico nella ripresa quando solo contro quattro riesce ad andar via con un tunnel, eseguire un paio di dribbling e a conquistarsi l’unica punizione dal limite a referto per L’APOEL. Da tener d’occhio.

martedì 28 febbraio 2012

Prova tv Milan-Juve: tre giornate a Mexes

Si può davvero parlare di sfida infinita tra Milan e Juventus, match iniziato sul campo sabato sera e continuato al di là del rettangolo verde in questi giorni di polemiche e provocazioni. Ora è arrivato il giudice sportivo a pronunciarsi sul big match, colpendo il difensore del Milan, Mexes, con la prova tv per il pugno rifilato a Borriello nella ripresa della partita. Saranno tre le giornate di squalifica per il francese, ma non finisce qui. Ad essere colpito da provvedimento è, infatti, anche Adriano Galliani, con un’ammonizione con diffida. Si salvano invece Muntari, protagonista di un prolungato corpo a corpo ai limiti, e oltre, il regolamento con Lichtsteiner e Pirlo, reo di aver “sgomitato” su Van Bommel nel cerchio di centrocampo. Queste, dunque, le decisioni di ieri del giudice sportivo. Intanto, dalla Francia, sembra non sfiorare lontanamente la questione Mexes e la sua condotta non proprio corretta. Infatti, il francese, potrebbe essere addirittura “premiato” dal tecnico Blanc con la fascia da capitano nella prossima sfida dei Bleus. Lo stesso Mexes ha provveduto a minimizzare la questione: “Non era niente di cattivo, ma sono cose che non si fanno. Anch’io però mi sono beccato qualche colpo, ma non ho detto nulla e non sono rotolato a terra”.

Tra le due società intanto, sembra essere iniziata davvero una “guerra fredda”, che difficilmente rientrerà dopo le polemiche e gli “insulti” reciproci scambiati tra dirigenti e allenatori. La notoria “alleanza”, soprattutto in chiave mercato, tra Milan e Juventus sembrerebbe, almeno per il momento, congelata e rimandata, nella sua riapertura, a data da destinarsi. Intanto al Milan sarebbe in atto la valutazione di un possibile ricorso per la squalifica del francese, non fosse altro che per i problemi enormi che colpiscono la difesa rossonera: Nesta e Bonera acciaccati, Yepes ancora negli Stati Uniti. Sempre in ottica squalifiche, sarà disponibile a tutti gli effetti Zlatan Ibrahimovic, pronto a tornare in campo dopo i tre turni di stop.

giovedì 23 febbraio 2012

Ibra salta la Juve: niente sconto sulla squalifica


Zlatan Ibrahimovic non potrà giocare la partita contro la Jucentus di sabato sera. La richiesta del Milan di ottenere uno sconto sulla squalifica di tre giornate a Ibra non è stata accolta, quindi lo svedese dovrà scontare l'ultima giornata proprio conro i bianconeri.
Ibrahimovic è inoltre coinvolto in guai giudiziari a causa del noto incidente con una giornalista di due giorni fa. Una settimana non proprio tranquilla per lui.

mercoledì 22 febbraio 2012

Ibrahimovic ferisce una giornalista con l'auto e se ne va


L'attaccante del Milan ne ha combinata un'altra e stavolta rischia anche la denuncia. A pochi giorni dal big match di S.Siro e l'atteso verdetto sulla sua squalifica, il fuoriclasse svedese si è reso protagonista di un incidente all'uscita di Milanello che ha coinvolto una giornalista. La ragazza ha provato a fare delle domande a Ibrahimovic allungando il microfono verso la sua Audi ma lo svedese ha tirato dritto con decisione ferendo la ragazza con lo specchietto retrovisore e in seguito non l'ha soccorsa. Testimoni affermano che la giornalista aveva un dito rosso e gonfio e che minacciava di denunciare Ibra per omissione di soccorso. In seguito è stata ricoverata all'ospedale di Tradate e secondo la Gazzetta dello Sport sarebbe intervenuta anche la polizia provinciale per ricostruire la dinamica. Fatto sta che esistono delle immagini di Sky, pubblicate sulla Gazzetta, che potrebbero essere molto rilevanti. Insomma, giorni sempre convulsi per lo svedese.

giovedì 16 febbraio 2012

Formula 1, la Mercedes nasconde qualcosa? Secondo Newey...

Adrian Newey

Come annunciato poco fa vedremo la nuova monoposto Mercedes GP W03, pronta a gareggiare nel Campionato Mondiale di Formula 1 2012 durante i prossimi test che si terranno a Barcellona il prossimo 21 Febbraio. La Mercedes è in ritardo nella presentazione rispetto agli altrai Team e subito nascono idee e pareri crica la possibilità che la nuova monoposto possa nascondere parti, soluzioni e componenti estremamente interessanti. Anche Adrian Newey, direttore Red Bull è d’accordo ed afferma: “Presumo che vogliano nascondere qualcosa alla concorrenza; deve esserci qualcosa che può essere copiato abbastanza rapidamente; altrimenti non sarebbe arrivati così tardi per mantenere il segreto”.

lunedì 13 febbraio 2012

Alonso:"La F2012 è complessa ma risponde bene"

Fernando Alonso con la F2012
da Corriere dello Sport.it
MARANELLO, 13 Febbraio – La Ferrari è tornata velocemente alla base dopo i test invernali di Jerez, che dopo un'iniziale difficoltà ha visto nel Day-4 Fernando Alonso dominare i rivali Vettel e Hamilton. «Le prime analisi confermano quanto era già emerso alla fine della giornata di giovedì: la F2012 è ancora da sgrezzare ma il potenziale c’è», si legge il un commento della Rossa. «E’ una monoposto complessa e con delle soluzioni nuove per la squadra, che richiedono un approfondito lavoro di ricerca della miglior combinazione possibile, un compito che è stato svolto per buona parte della sessione e che proseguirà ancora sia a Maranello che nelle prossime giornate di prove al Circuit de Catalunya. Del resto, lo si è visto bene anche dall’esterno: sia Felipe che Fernando hanno completato la maggior parte dei giri sulla pista di Jerez con la macchina piena di sensori per rilevare dati a velocità costanti, un lavoro specifico per conoscere il comportamento aerodinamico della vettura».

SVILUPPO ANCORA DA COMPLETARE – La prudenza del Cavallino è comprensibile: si tratta di un primo test preliminare e anche se la vettura F2012 ha totalizzato quasi 1200 km, è ancora presto per capire se potrà portare a Maranello il titolo mondiale. «E’ una vettura del tutto nuova, ci sono pochissimi pezzi di quella dell’anno scorso e ci sono tante cose innovative, frutto di una filosofia diversa rispetto al passato», ha spiegato Alonso, mostrando pregi e difetti della nuova vettura. «Ad esempio, il servosterzo: è nuovo e abbiamo lavorato tanto in questi giorni per sistemarlo e solo alla fine si sono cominciati a vedere i primi frutti. C’è molto da lavorare ma non è quello che ci spaventa. In questi giorni abbiamo fatto tantissimi giri soltanto per raccogliere dati, senza poter intervenire approfonditamente sull’assetto, quindi penso che, quando potremo farlo, migliorerà anche la prestazione. A Jerez non appena abbiamo fatto delle modifiche abbiamo avuto le risposte che ci attendevamo anche se è vero che il fatto che sia una monoposto più complessa dal punto di vista meccanico ed aerodinamico rende certe operazioni più complicate. Credo che a Barcellona, quando torneremo a provare in pista, la situazione sarà diversa e saremo preparati molto meglio rispetto a questo test, dove dovevamo soprattutto imparare a conoscere questa macchina. Anche per noi piloti c’è più da fare perché con tante cose nuove è ancora più importante dare le giuste risposte ai tecnici», ha commentato il pilota asturiano.

domenica 12 febbraio 2012

Inter battuto anche dal Bologna 3-0, Ranieri esonerato


Clamoroso al S.Siro. L'Inter torna a perdere in campionato e lo fa contro il Bologna.
E stavolta salta la panchina nerazzurra, stavolta quella di Claudio Ranieri. Fatale per il tecnico romano i gol di Di Vaio (doppietta) e Acquafresca.
A fine partita non s'è fatta mancare la dura contestazione dei tifosi, che chiedevano le dimissioni di Ranieri e persino del presidente Moratti. Quest'ultimo ha deciso: esonero per Ranieri.
Per il successore si fanno i nomi di Capello e persino di Blanc. L'Inter si prepara all'ennesima rivoluzione tattica.

giovedì 2 febbraio 2012

Parma, Crespo se ne va all'estero

L'argentino lascia il Parma per tentare un'avventura all'estero: per lui ci sono offerte da India, Cina, Stati Uniti e Qatar. Ma, una volta appesi gli scarpini al chiodo, tornerà in Emilia come dirigente.
Hernan Crespo


Non è un addio, come non lo era stato dodici anni fa, quando Hernan Crespo aveva lasciato Parma per la prima volta, dando la svolta alla sua carriera da calciatore e firmando per la Lazio allora campione d'Italia. Non era un addio allora e non lo è nemmeno adesso. Ora che il Valdanito, con gli occhi lucidi, ha tenuto una conferenza stampa congiunta al presidente crociato Tommaso Ghirardi e all'ad Pietro Leonardi. Per salutare tutti e appendere virtualmente gli scarpini al chiodo. "Ho mantenuto la mia promessa - ha detto l'argentino - la mia carriera ad alto livello si conclude a Parma".

COMMOZIONE E SPERANZA - Poco più di due anni fa, nella stessa sala stampa del Tardini, Crespo si commuoveva per il ritorno a casa a dieci anni dalla partenza per Roma. Adesso, il tema è un altro - il suo addio alla maglia crociata - ma l'emozione è uguale. "Sono orgoglioso di essere seduto accanto a un grande campione - ha detto Ghirardi per rompere il ghiaccio - e sono orgoglioso anche di essere il presidente che lo ha riportato a Parma. Crespo è un campione, un uomo serio, con dei principi. Due anni fa gli ho detto che doveva restare qui a vita e anche adesso gli chiedo di restare nella nostra famiglia, quando avrà finito di giocare. Adesso avrà tempo per riflettere su cosa fare da grande e i nostri rapporti sono ottimi, anche se non c'è stato il giusto feeling con l'allenatore precedente (Franco Colomba, ndr). Vorrei solo che le trasmissioni tv evitassero di dire che è stato 'scaricato' o 'cacciato'. Questo è un addio ma anche un arrivederci. Crespo rappresenterà il Parma in Italia e nel mondo, aprirà nuove frontiere per sé e per noi. E quando deciderà di mettersi dietro una scrivania, qui troverà di certo un contratto".

NON E' UN ADDIO - Poi tocca a Crespo e l'emozione si fa ancora più tangibile: "Non è semplice spiegare i motivi per cui metto fine alla mia avventura a Parma e nel calcio ad alto livello. Ho dentro una grande tristezza e una grande nostalgia. Per due stagioni è andato tutto bene e ho risposto presente ad ogni appello. Ma adesso le cose sono cambiate. La squadra naviga a metà classifica e non ha bisogno di Crespo. Quindi io posso andare via sereno, consapevole che non faccio parte di questo progetto tecnico. Di proposte ne ho avute parecchie anche a gennaio e giugno, ma mi faccio parte adesso. Ora che non mi sento parte di questo progetto tecnico. Non volevo essere un peso. So cosa può significare Crespo in tribuna o Crespo in panchina. Poi voglio ancora divertirmi in campo. Ma la mia carriera ad alto livello si chiude a Parma. E, come avevo detto quando ero andato alla Lazio, questo non è un addio. Tornerò a far parte di questa famiglia, indipendentemente dall'incarico. E vivrò sempre a Parma. Ci rivedremo sempre in Piazza Garibaldi".

lunedì 30 gennaio 2012

Calciomercato, Guarin vicino all'Inter, Motta resta?

da newsfan
Fredy Guarin, vicino all'Inter

Il mercato dell’Inter prende vita in questi ultimi giorni di mercato. Il tormentone Tevez è ormai acqua passata, i nomi caldi sono ora Thiago Motta, Guarin e Sneijder. Due nomi in uscita per l’Inter e uno in entrata quindi in questa sessione di calciomercato. Tanta carne messa sul fuoco, procediamo dunque con ordine: La squadra nerazzurra ieri è stata sconfitta sul campo del Lecce perdendo un’imbattibilità che durava da ben otto partite e il quarto posto in classifica. I nerazzurri sono apparsi lenti e impacciata nella manovra, tanto da aprire un “caso” sulla giusta collocazione tattica di Sneijder che fatica a coesistere con Ricky Alvarez. Ragione per la quale tutto fa pensare ad un quantomai imminente addio dell’olandese. D’altro canto a Lecce si è sentita l’assenza di Thiago Motta, calciatore che con i suoi inserimenti in area di rigore poteva essere estremamente utile alla compagine nerazzurra. L’italo-brasiliano negli ultimi tempi è stato il protagonista di molti “rumors” e indiscrezioni di mercato, pare che su di lui ci sia il PSG di Leonardo
Nonostante le voci di mercato la partenza di Thiago Motta appare un’ipotesi molto remota, discorso diverso per Sneijder, anche per via dell’importante quotazione di mercato del calciatore olandese. In ogni caso l’Inter non dovrebbe accontentarsi di trattenere i suoi calciatori. Ranieri vorrebbe ricevere in regalo da Moratti Guarin, utile anche in prospettiva futura. Il giocatore del Porto sembra infatti essere il puntello giusto per il centrocampo di Ranieri.La valutazione del centrocampista si aggira sui 10 milioni di euro.
La trattative per Guarin non sembra presentare troppe complicazioni, Il colombiano del Porto è infatti un calciatore di spessore, capace di abbinare quantità e qualità, porterebbe sicuramente “freschezza” al centrocampo nerazzurro integrandosi alla perfezione con le caratteristiche di Thiago Motta. Senza contare che l’acquisto di Guarin potrebbe essere finanziato dalla cessione di Sneijder, insomma tutto lascia presagire ad un esito positivo della trattativa tra Inter e Porto

domenica 29 gennaio 2012

Milan-Cagliari: le probabili formazioni

Allegri punta su Robinho, Ballardini lancia Pinilla
Massimiliano Allegri, allenatore del Milan


Il Milan è chiamato a ridurre il gap dalla Juventus capolista e per farlo si affida alla formazione tipo contro il Cagliari nel posticipo del S.Siro.
Allegri dovrebbe schierare Abbiati in porta, Abate, Nesta, Mexes (out T.Silva), Antonini in difesa, Ambrosini, Nocerino e Van Bommel a centrocampo, Seedorf trequartista dietro Ibra e Robinho, con El Shaarawy in panchina.
Il Cagliari dovrebbe partire con Agazzi in porta, Pisano, Canini, Agostini in difesa, Dessena, Conti e Naingolan sulla mediana, Cossu dietro Ibarbo e il neo acquisto Pinilla.

sabato 28 gennaio 2012

Neve prima di Juventus-Udinese, il comunicato rassicura

Lo Juventus Stadium

Da questa mattina nevica su Torino e molti hanno pensato ad un possibile rinvio dell'anticipo della 20a giornata tra Juventus e Udinese, ma un comunicato ufficiale da parte della società bianconera fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi.
La partita quindi non è a rischio perchè le coperture dello Juventus Stadium hanno retto  e il terreno di gioco non è in pericolo. Quest'ultimo "verra coperto solo all'ultimo per permettere il tracciamento delle righe e il riscaldamento delle squadre." Secondo il comunicato, inoltre, "L'intensità delle precipitazioni viene costantemente monitorata e attualmente la situazione è sotto controllo".
Qualche dubbio può esserci riguardo il tutto esaurito, ma in ogni modo la partita si farà.

venerdì 27 gennaio 2012

Europei pallanuoto, Setterosa in finale

Le ragazze di Fabio Conti approdano in finale battendo 13-12 le russe. Oggi tocca al Settebello
Le azzurre tornano in finale dopo sei anni


Il Setterosa continua a stupirci, riconquistando una finale europea dopo sei anni, alla fine di un match equilibratissimo. Tra le azzurre e il gradino più alto del podio ci sarà la Grecia, già affrontata a inizio torneo.

La vittoeia contro la Russia vendica il secondo posto del 2006 quando le azzurre arrivarono seconde proprio dietro le russe.
Decide la rete della Abate a 50'' dal termine, che premia una prestazione collettiva di grande sostanza, con Frassinetti, Gigli e la stessa Di Mario protagoniste.
Nell'altra combattuta semifinale la Grecia campione del mondo ha sconfitto l'Ungheria 14-12.

Oggi sarà la giornata degli uomini, protagonisti con la semifinale contro la Serbia. Gli uomini di Campagna sono chiamati a replicare la vittoria di Shanghai che portò il Settebello sul tetto del mondo.
In ogni modo, la pallanuoto italiana sembra pronta per Londra 2012, il vero obbiettivo di quest'anno

mercoledì 25 gennaio 2012

Formula uno, presentate le nuove Pirelli

Le nuove P-ZERO

Sono state presentate oggi le nuove Pirelli, gli pneumatici ufficiali della Formula uno. Presenti alla presentazione ufficiale Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, e Paul Hembery, il responsabile della divisione Motorspor. Ci sono molte novità, a partire dalla denominazione delle mescole, che saranno: Pzero Red: Supersoft Pzero Yellow: Soft Pzero White: Medie Pzero Silver: Dure Cinturato Green: Intermedie Cinturato Blue: Full Wet Inoltre gli pneumatici sono più squadrati e i colori delle mescole più visibili. La principale novità riguarda però le prestazioni della mescola Hard, che sarà più veloce di 1,5 secondi e che guindi non avrà più il gap di prestazione con le mescole soft. Questo influirà ovviamente sulle strategie. Per quanto riguarda le qualifiche, non ci sarà una mescola apposita per il sabato. Pertanto, anche nel 2012 potremmo assistere a piloti fermi in Q3 per risparmiare set di gomme nuove, in vista della domenica.

martedì 24 gennaio 2012

Juventus-Roma: le probabili formazioni

Stasera allo Juventus Stadium Conte e Luis Enrique si giocano un posto in semifinale di coppa
Luis Enrique e Antonio Conte


Si apre la tre giorni di Coppa Italia e si apre con il big match dello Juventus Stadium tra la Vecchia Signora e la gasata Roma di Luis Enrique. I bianconeri, ancora imbattuti dopo venti gare ufficiali (considerando anche gli ottavi di Coppa Italia con il Bologna) dovranno fare a meno di Pepe e Marchisio, infortunati, ma anche di Buffon e Vucinic, non convocati. Conte esprime ancora una volta la voglia della squadra di puntare alla Coppa Italia, ma si affida comunque al turn over. Dovrebbero partire titolari, infatti, i vari Krasic, Del Piero, Giaccherini, Marrone, Pazienza, che hanno scarso utilizzo. In porta ovviamente Storari ed è quasi certo l'impiego di Borriello dal primo minuto.
Luis Enrique, caricato dalla imbattibilità della Juve, schiera tutti i punti forti e riconferma Borini con Totti e Lamela.



Juventus (4-4-2): Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic, Marrone, Vidal, Giaccherini; Borriello, Del Piero. A disp.: Manninger, De Ceglie, Pazienza, Estigarribia, Quagliarella, Matri. All.: Conte

Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel; Simplicio, Gago, Pjanic; Totti; Lamela, Borini. A disposizione: Lobont, Rosi, Kjaer, Viviani, Perrotta, Greco, Bojan. All.: Luis Enrique

lunedì 23 gennaio 2012

Zarate parte, destinazione Premier

L'attaccante nerazzurro si prepara a lasciare l'Inter, che non vuole riscattarlo
da calcio.bloglive.it
Mauro Zarate, all'Inter da giugno


Mauro Zarate può considerarsi un ex giocatore dell’Inter. L’attaccante argentino, nonostante le smentite da più parti, farà ritorno alla Lazio da dove è approdato in prestito.

Zarate in questi mesi non ha assolutamente convinto. Ranieri non lo ritieme indispensabile ed ha dato il via libera alla sua partenza. La punta non dovrebbe però rimaere nel club capitalino, ma andare all’estero. Zarate piace particolarmente in Premier League dove ha diversi club che lo stimano. Lotito punta alla cessione definitva. L’Arsenal di Wenger è la soicetà che sarebbe più vicina al suo acquisto. Il presidente della Lazio vuole ricavare almeno 10/12 milioni di euro. L’affare potrebbe chiudersi entro la prossima settimana.


Un altro giocatore nerazzurro che ha le valigie in mano è Thiago Motta. L’italo-brasiliano piace molto al Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. L’Inter non lo ritiene incedibile e davanti ad una buona offerta lo farà andare a Parigi. Tanti i nomi per sostituirlo. Si parla di Palombo della Sampdoria, ma potrebbe arrivare Parolo del Cesena. Il giocatore dopo un inizio di stagione difficile sta finalmente ingranando ed è tornato di nuovo in forma. Tanta la concorrenza attorno al centrocampista, ma alla fine l’Inter se veramente interessata avrà la meglio, visto la voglia del giocatore di lottare per grandi traguardi e giocare in un altro club.

Da valutare la situazione di Forlan. L’attaccante uruguayano vuole più spazio, al momento Ranieri non lo schiererà titolare. Chiederà la cessione?

domenica 22 gennaio 2012

19a giornata, bene Milan e Udinese, solo pari per il Napoli


In attesa del posticipo Inter-Lazio, la 19a giornata di SerieA segna un netto distacco delle prime tre dalle altre. Dopo il successo della Juve a Bergamo (che regala a Conte lo scudetto d'inverno), infatti, vincono anche le dirette inseguitrici Milan e Udinese. A Novara decide un super Ibrahimovic e Robinho, mentre i friulani passano contro il Catania 2-1, con gol di Armero, Di Natale e per i siciliani Lodi.
Il Napoli si allontana dalla zona Champions con un 1-1 che sa di beffa. Dopo il gol di Calaiò. infatti, Cavani sbaglia un rigore e Pandev, autore del pareggio, si divora la palla-match a pochi secondi dal termine.
Spettacolare 5-3 al Barbera, con il Palermo di Mutti che manda a segno Budan, Silvestre, Mantovani, Miccoli e  Migliaccio. Il Genoa era andato in vantaggio con Palacio, autore di una doppietta. Inutile il gol di Jankovic.
Il Lecce rimonta in casa il Chievo (che era in vantaggio 2-0 grazie alla doppietta di Paloschi) grazie a Esposito e  Di Michele.
0-0 invece tra Bologna-Parma e Cagliari-Fiorentina.

Calciomercato, Tevez rifiuta il Psg

http://www.bolognatg24.it/sport/2012/01/22/27000/calciomercato-milan-tevez-rifiuta-il-psg-galliani-alla-finestra/  
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Tevez ancora protagonista sul mercato