domenica 7 agosto 2011
Mondiali Nuoto Shanghai 2011: grande Italia
Finiti i mondiali di nuoto di Shanghai è tempo di fare i primi bilanci per tutte le nazioni in prospettiva di Londra 2012.
La rassegna iridata ci ha regalato non poche sorprese.
La Cina, padrona di casa, si è confermata come superpotenza, ma questa volta ha potuto contare non solamente sugli 8 ori (scontatitissimi) conquistati nei tuffi, ma anche su un movimento per quanto riguarda il nuoto in grande crescita e capace di sette medaglie d'oro. I cinesi sono quelli che hanno conquistato più medaglie (36), ma al primo posto nel medagliere svettano gli USA che ancora una volta non hanno deluso con 17 ori, 6 argenti e 9 bronzi. La squadra americana si è dimostrata ancora una volta la più forte, ma le gerarchie interne sembrano cambiate. Infatti, apparte Rebecca Soni, sempre regina della rana femminile, Ryan Lochte ha scalzato Phelps dal trono di miglior nuotatore al mondo lasciandogli la consolazione dell'oro nel delfino, e una giovane atleta, Melissa Franklin sbaraglia tutte le altre a 16 anni come solo la Pellegrini era stata capace di fare, meritandosi il nomignolo "Missy", ovvero missile.
Dietro le due super potenze si piazza la Russia, da cui tuttavia ci si aspettava di più, soprattutto in campo maschile.
Il Brasile ottiene un grande quarto posto, forse un pò troppo per una nazione capace di vincere solo quattro medaglie, anche se tutte del metallo più pregiato. Ad onorare la campagna iridata brailiana ci hanno pensata Cesar Cielo e la Marcela, quest'ultima nel nuoto in acque libere.
Scendendo un gradino troviamo una splendida Italia, protagonista di una spedizione forse al di sopra delle aspettative. Con 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi la squadra azzurra fa addirittura meglio dell'edizione romana del 2009, non come numero totale di medaglie ma come piazzamento nel medagliere.
Le note liete non arrivano solo dalla solita Federica Pellegrini, ma anche dalle rivelazioni Fabio Scozzoli e Luca Dotto. Il primo dopo l'exploit agli europei di Budapest puntava ad affermarsi a livelli mondiali e ci è riuscito alla grande vincendo due splendidi argenti nella sua specialità: la rana. L'erede di Fioravanti ha anche migliorato i record italiani appartenenti a Terrin (50 e 100m).
Luca Dotto è invece il nuovo miracolo della velocità italiana. Il giovane campione del mondo juniores ha infatti ottenuto un settimo posto nella finale dei 100 stile libero ma soprattutto un argento nei 50, dietro il contestato Cielo. Questi successi, considerando anche i due ori della Pellegrini e un buon quarto posto della staffetta azzura nella 4X100, rendono decisamente meno amaro il mondiale di Magnini che nei 100m sembrava addirittura in corsa per la medaglia, ma poi è uscito in semifinale.
Per l'Italia buone notizie anche dal nuoto in acque libere dove sono arrivati un bronzo e un argento. Per quanto riguarda i tuffi, non ci aspettavamo i successi di due anni fa visto l'infortunio della Cagnotto, ma alla fine la bolzanina ci ha regalato un bronzo insperato nel trampolino di un metro.
Tutto qui? Niente affatto, perché la vera sorpresa della spedizione azzurra è stato il trionfo della nazionale maschile di pallanuoto. Il Settebello vince il terzo titolo grazie alla vittoria in finale contro i campioni uscenti serbi. Felugo, Figlioli, Aicardi, Tempesti e tutti gli altri hanno vinto sei partite su sei battendo compagini che fino a qualche anno fa sembravano irraggiungibili, e questo rende la vittoria ancora più bella. Forse c'è un pò di rammarico per il Setterosa, arrivato ai piedi del podio, ma le ragazze di Fabio Conti sono giovanissime e arriveranno sicuramente lontano.
Insomma alla fine siamo la quinta nazione al mondo (e anche la seconda in Europa) e alle olimpiadi del prossimo anno possiamo ancora migliorarci.
Chi esce deluso da questi mondiali è sicuramente la Germania solamente dodicesima e anche l'Australia e la Francia rispettivamente settima e ottava, che si piazzano dietro la Gran Bretagna. Bene Grecia e Olanda che con due ori si piazzano nella top ten, e anche la Danimarca undicesima.
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